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Liguria: sì del Consiglio regionale al Programma emigrazione 2013

ITALIANI ALL’ESTERO

Liguria: sì del Consiglio regionale al Programma emigrazione 2013

Si abbassa il quorum per referendum popolari su fusione di Comuni: esclusi dal computo dei voti i liguri all’estero iscritti all’Aire

 

GENOVA – Consiglio regionale della Liguria: approvato il Programma attuativo degli interventi regionali in materia di emigrazione per l’anno 2013 (legge regionale 27/1993).19 i voti favorevoli, 7 i contrari (centro destra), 2 gli astenuti (Liste civiche per Biasotti presidente) .

Il Programma è finanziato con 90 mila euro volte a finanziare iniziative d’interesse regionale, interventi a favore degli emigrati, delle associazioni rappresentative degli emigrati liguri e dei frontalieri, interventi di solidarietà e interventi finalizzati al rientro e all’inserimento nel territorio regionale di emigrati liguri che vogliano rientrare nella nostra regione. Fra le attività culturali finanziate, il premio di poesia Lerici-Pea, e l’ “Hallo Frank” per ricordare il cantante italo americano Frank Sinatra.

Inoltre è stato approvato il disegno di legge 302 “Modifica alla legge regionale 28 novembre 1977, numero 44 (Norme di attuazione dello statuto sull’iniziativa e sui referendum popolari)”, con 25 voti favorevoli e 3 contrari (Ezio Chiesa, Gruppo misto-Liguria Viva, Marco Melgrati, Pdl, e Aldo Siri, Liste civiche per Biasotti presidente)

Il disegno di legge riduce il quorum necessario per rendere valido il quesito nei referendum consuntivi per l’istituzione di nuovi Comuni, la fusione fra Comuni e per mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali. Il quesito, dunque, si dichiara accolto quando in ciascuno dei Comuni interessati abbia partecipato almeno il 30 per cento degli aventi diritto al voto e la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi in ciascuno degli stessi, sia a favore della proposta.

Dal computo dei voti sono esclusi i residenti all’estero iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE) . Prima il quorum richiesto era del 51 per cento comprensivo dei residenti all’estero. Su quest’ultima previsione si è concentrato un emendamento di Ezio Chiesa (gruppo Misto – Liguria Viva) poi respinto a maggioranza dopo un dibattito. Alberto Marsella (Diritti e libertà) ha svolto la relazione di maggioranza ricordando che i cittadini residenti all’estero possono votare come gli altri, ma il loro numero non rientra nel quorum necessario: questo per semplificare l’accesso al referendum. (Inform)
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