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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

La senatrice La Marca (Pd -ripartizione America Settentrionale e Centrale) ricorda il sessantottesimo anniversario del disastro minerario di Marcinelle

PARLAMENTARI CIRCOSCRIZIONE ESTERO

 

ROMA “Domani, 8 agosto, ricorre il 68° anniversario del disastro minerario di Marcinelle, la più grande tragedia che abbia mai colpito la migrazione italiana in Europa e una delle più grandi del mondo. La mattina dell’8 agosto del 1956 un incendio in una miniera di carbone del Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio che causò la morte di 262 uomini provenienti da ogni parte del vecchio continente, tra cui 136 italiani, la metà proveniente dalla Regione Abruzzo”. Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Francesca La Marca eletta nella America Settentrionale e Centrale.

“Ancora oggi le nostre comunità nel mondo – prosegue la senatrice – portano il peso di queste tragedie, per sempre scolpite nella nostra memoria – noi siamo gli eredi di queste vicende, della sofferenza di chi ci ha preceduto, di chi ha sacrificato la propria vita per dare un futuro migliore alla generazione successiva. Abbiamo dunque il dovere di onorare la memoria delle vittime e di non disperdere il valore del loro sacrificio, soprattutto per i nostri giovani, così che anche loro conoscano un pezzo importante della nostra storia e apprezzino i privilegi di cui godono oggi. Perciò, l’8 agosto, giornata dedicata al Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, ma non soltanto l’8 agosto, credo che abbiamo il dovere di unirci come Paese in un pensiero di gratitudine per tutti i nostri connazionali che furono costretti a lasciare il proprio paese, la propria famiglia, tutto ciò che per loro era sicuro e familiare, per lo sconosciuto, rischiando tutto per la speranza di un futuro migliore”.  “Mi unisco a voi, oggi e non solo oggi, – conclude La Marca – in un pensiero di gratitudine e affetto per tutti i nostri connazionali caduti sul lavoro, in ogni parte del mondo, ma anche per riaffermare, qui ed oggi, che dobbiamo continuare a batterci per scongiurare i troppi infortuni e le troppe morti sul lavoro che affliggono le donne e gli uomini della nostra comunità nel mondo”. (Inform)

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