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La moda e il design italiano in mostra a Rio de Janeiro

BRASILE

RIO DE JANEIRO – Ha preso il via a Rio de Janeiro una mostra inedita sul panorama della moda italiana degli ultimi 80 anni. L’evento, che durerà fino al 6 luglio del 2014, vede 130 opere di grandi stilisti come Valentino, Versace e Armani, indossate da attori quali Ava Gardner, Audrey Hepburn e Gina Lollobrigida. L’iniziativa è organizzata da Fundacao Cidade das Artes e Tim, in collaborazione con l’ambasciata italiana a Brasilia. L’esposizione è divisa in cinque settori.

Il primo è moda boutique: il percorso comincia con un abito Myricae creato nel 1957 con un un sacchetto di tessuto dipinto a mano. Poi si passa alla nascita del’ abbigliamento informale, quando nascono boutique industriali della maglieria e della moda. Tra i protagonisti , Emilio Pucci , Roberta di Camerino , Gucci e Salvatore Ferragamo. Il secondo settore è Prêt-à-porter: qui si può percepire il graduale passaggio dalla cosiddetta “Alta moda” a quella prêt-à-porter , che negli anni ’70 e ’80 ha istituito il Made in Italy e collocato la città di Milano tra le capitali della moda. Sono esposte opere di stilisti come Missoni, Krizia, Armani, Walter Albini, Roberto Cavalli, Gianfranco Ferre’ , Gianni Versace , Dolce & Gabbana. La terza sezione è dedicata al “Pretino”, il famoso abito creato dalle Sorelle Fontana per Ava Gardner e immortalato da Anita Ekberg nel film La Dolce Vita.

Gli inizi della moda italiana

Proseguendo nel percorso si arriva a Hollywood sulle rive del Tevere. In un ambiente color pastello, lo spettatore è riportato all’inizio ufficiale della moda italiana: il 1951 presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti , dove diversi sarti hanno cominciato a esporre le loro creazioni. Qui si trovano abiti delle Sorelle Fontana, di Emilio Schuberth, Carosa, Gattinoni. L’ultimo spazio è de “L’ Alta moda romana”. Questa è suddivisa ne “Gli anni ’60” con i Pigiama Palazzo di Irene Galitzine, “Double Face” con creazioni di Valentino, Forquet , Lancetti e altri e – infine – “Tessuti e stampaggio”. In questo periodo nascono abiti in chiffon con stampaggio in diversi colori, evidenziati da maestri come Lancetti, Renato Balestra, Sarli e Rocco Barocco. (Inform)

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