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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

La Farnesina con la Fondazione Mama Sofia: presentato il bando per le borse di studio in ricordo dell’Ambasciatore Luca Attanasio

FARNESINA

 

ROMA – Presso la sala Luca Attanasio della Farnesina è stato presentato il bando per le Borse di Studio promosso dalla Fondazione Mama Sofia, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Università e della Ricerca, in ricordo dell’Ambasciatore Luca Attanasio. Il progetto “Borse di Studio Ambasciatore Luca Attanasio” era stato presentato a dicembre 2022 in occasione della XV Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, alla presenza del Ministro Antonio Tajani, per ricordare il valore dell’eredità morale e spirituale del giovane diplomatico. La Fondazione Mama Sofia ONG offrirà 43 borse di studio per l’iscrizione a un corso di laurea triennale o magistrale presso l’Università e-Campus e per altrettanti corsi abilitanti di italiano. Gli studenti beneficiari saranno selezionati da 12 paesi: Afghanistan, Albania, Algeria, Etiopia, Libia, Marocco, Niger, Nigeria, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Tunisia. Il lancio delle borse di studio avrà luogo a due anni dalla tragica uccisione dell’Ambasciatore Luca Attanasio, che ha perso la vita in un agguato nella Repubblica Democratica del Congo, insieme al Carabiniere Vittorio Iacovacci e al loro autista Mustapha Milambo. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha inviato, in occasione dell’incontro, un videomessaggio in cui ricorda che sono passati due anni dalla tragica uccisione di Luca Attanasio durante l’agguato al convoglio del programma alimentare delle Nazioni Unite in Repubblica Democratica del Congo nel quale hanno perso la vita anche il Carabiniere Iacovacci e l’autista Milambo. “Per ricordare la loro memoria continueremo con iniziative importanti, anche prendendo spunto dalle idee di Luca nel quadro delle attività di impulso della diplomazia”, ha rilevato Tajani sottolineando un’attenzione primaria al continente africano da parte dell’Italia, evidenziando come l’intera rete diplomatica italiana stia realizzando un progetto economico intitolato ad Attanasio per rafforzare l’assistenza alle imprese italiane che si affacciano ai mercati dell’Africa Subsahariana. Per le borse di studio, invece, l’obiettivo è attirare studenti africani in Italia per rafforzare le relazioni tra il nostro Paese e il continente africano e costruire rapporti duraturi con le future classi dirigenti di quei Paesi. Tajani ha ricordato che in occasione della conferenza degli Ambasciatori del dicembre scorso è stata inaugurata alla presenza del sindaco di Roma la scalea Attanasio a ridosso del palazzo della Farnesina, mentre al Carabiniere Iacovacci è stata intitolata la sala dell’Unità di Crisi “L’esempio di Luca e Vittorio è ogni giorno fonte d’ispirazione per tanti giovani diplomatici sempre più spesso impegnati in prima linea in contesti complessi”, ha sottolineato il Ministro parlando dell’impegno della Farnesina per la promozione dell’interesse nazionale e dei nostri valori nel mondo. All’evento hanno presenziato: Ettore Sequi, Segretario Generale della Farnesina; Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito; Gianluigi Consoli, Direttore Generale dell’Internazionalizzazione e della Comunicazione del Ministero dell’Università e della Ricerca; Alfonso Lovito, Direttore Generale dell’Università eCampus e socio fondatore di Mama Sofia; Placido Bramanti, Presidente della società Vexavit Italia; Lidia Dimasi, Responsabile Relazioni istituzionali di ANPIT;  Dante Brandi, capo dell’unità di coordinamento della comunicazione del Maeci . In collegamento da Kinshasa hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, Alberto Petrangeli, e Zakia Seddiki Attanasio, vedova dell’Ambasciatore.

Nel suo intervento il Segretario Generale della Farnesina Sequi ha ribadito che le borse di studio serviranno ad avvicinare tanti studenti africani all’Italia. “Luca Attanasio non è un brand ma un esempio nel senso più puro di questo termine. L’augurio è che i giovani che beneficeranno di queste borse possano affrontare la vita con l’intraprendenza che Luca ha sempre dimostrato. Vogliamo promuovere il modello formativo italiano: siamo convinti che da ciò possano nascere collaborazioni con questi Paesi. Ci sono uomini che sanno dare gambe alle idee è Luca era uno di questi uomini. Vogliamo continuare attraverso questo programma di borse di studio ad alimentare questi sentimenti”, ha spiegato Sequi. Zakia Seddiki Attanasio ha ringraziato quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto per le borse di studio intitolate a Luca. “E’ un progetto che considero esempio virtuoso di collaborazione. Luca con umanità portava avanti i suoi ideali di solidarietà tra i popoli. Le cicatrici sono il segno che è stata dura il sorriso il segno che ce l’hai fatta. Oggi voglio concentrarmi sul sorriso e quella luce che dobbiamo cercare di trovare nell’oscurità: quel sorriso che non abbandonava mai Luca. Nulla è impossibile e sto cercando di trasmettere un valore importante: la speranza”, ha spiegato Zakia. “Non è vero che le differenze tra popoli generino odio. Mama Sofia è la fondazione italiana con cui porto avanti la nostra missione sociale”, ha sottolineato Zakia condannando ogni guerra quale negazione di diritti umani. Carmela Palumbo ha ricordato che l’istruzione è uno strumento indispensabile per contrastare le disuguaglianze purché questo diritto possa essere esercitato da tutti. Vogliamo garantire a tutti le opportunità di accesso all’istruzione, soprattutto nelle aree più svantaggiate. Anche nel nostro Paese abbiamo il problema della dispersione scolastica. Salutiamo quindi con favore questo progetto che ha un impatto sull’istruzione, avendo accesso a nuovi saperi. Palumbo ha anche evidenziato, per quanto riguarda l’Italia, l’importanza del PNRR non dimenticando neanche quanto verrà fatto nell’ambito sovranazionale e comunitario. Sulla figura di Attanasio, Palumbo ha tenuto a sottolineare come Luca fosse una persona che ha fatto il suo dovere in modo non burocratico. Dal canto suo Gianluigi Consoli ha parlato della grandezza dell’uomo ossia di Luca Attanasio. “Le borse di studio sono lo strumento reale di crescita di quelle persone che non hanno possibilità. Mi piace ricordare quello che si sta facendo anche nell’ambito della ricerca come ponte di collaborazione con il continente africano”, ha spiegato Consoli parlando ad esempio del settore energetico e alimentare. Ha poi preso la parola Alfonso Lovito   che ha espresso soddisfazione a nome dell’Università e-Campus per le possibilità offerte da questo progetto. Lovito ha anche individuato la possibilità di poter compensare, attraverso corsi specifici, la mancata conoscenza della lingua italiana da parte degli studenti che beneficeranno delle borse di studio. “L’obiettivo primario è contribuire all’auto-realizzazione degli studenti. Se il progetto dovesse avere un buon esito, questo sarà il primo mattone per far diventare stabile il rapporto tra noi e i Paesi che volessero avere l’opportunità di conoscerci”, ha spiegato Lovito. Placido Bramanti ha parlato di formazione come grande sfida ma anche di crescita in settori importanti come può essere quello della salute. L’obiettivo è quindi migliorare cultura e crescita, ma anche prevenzione e sicurezza, nel continente africano con l’aiuto di un’alta tecnologia. “Siamo convinti che questa sia la strada giusta”, ha commentato Bramanti. Lidia Dimasi ha espresso l’idea secondo cui i valori di solidarietà e una visione umano-centrica debbano essere messi al centro. “Attrarre questi talenti messi nella condizione di studiare, consentirà di portare un valore aggiunto, umanamente andiamo verso il futuro. E’ un momento di emozione, oggi deve essere una giornata di commemorazione ma anche una giornata che ci dà una spinta verso un futuro migliore di cooperazione con questi Paesi che hanno tanto bisogno di supporto”, ha spiegato Dimasi. L’Ambasciatore Alberto Petrangeli ha ringraziato le organizzazioni che hanno consentito la realizzazione di questo progetto ed ha ricordato la celebrazione di una messa a suffragio delle tre vittime.  Petrangeli ha anche segnalato sia un evento proprio in Ambasciata a Kinshasa dove verrà nelle prossime ore intitolata la via ad Attanasio, sia la presentazione alla comunità accademica e agli studenti congolesi del progetto con le borse di studio. L’Ambasciatore ha infine rilevato l’importante apporto dell’iniziativa alla promozione della lingua italiana in questo Paese. (Inform)

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