direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

La Commissione Esteri e Difesa ha esaminato la deliberazione sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali e la relazione sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il 2022 e il 2023

SENATO DELLA REPUBBLICA

 

ROMA – La Commissione Esteri e Difesa del Senato ha esaminato la deliberazione sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2023 e la relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2022, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2023.

Ad illustrare i contenuti il relatore Andrea Paganella che segnala come l’esame riguardi l’autorizzazione della partecipazione italiana alle missioni militari e agli interventi a sostegno della cooperazione e lo sviluppo, per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso.

“Si tratta nel dettaglio – spiega – di due diversi atti che dispongono la proroga delle 47 fra missioni e operazioni già in corso e delle ulteriori iniziative di cooperazione e interventi di emergenza già avviate e l’avvio di 4 nuove missioni: in Ucraina, con la partecipazione di personale militare alla missione UE denominata EUMAM; in Libia, con la partecipazione di personale militare alla missione UE denominata EUBAM Libia; in Niger, con la partecipazione di personale militare alla missione UE denominata EUMPM Niger; in Burkina Faso, con una missione bilaterale di supporto”.

La Missione EUMAM Ucraina, istituita per decisione del Consiglio dell’Unione europea il 17 ottobre 2022, è stata avviata in risposta alla richiesta dei Ministri degli affari esteri e della difesa dell’Ucraina di sostegno militare da parte dell’Unione al fine di corrispondere alle attuali esigenze di formazione militare di base e collettiva, e di formazione militare specializzata del personale in materia di medicina, logistica, protezione da agenti chimici, biologici e radioattivi, supporto ingegneristico, cybersicurezza e cyberdifesa, e formazione di istruttori interarma. L’Italia vi contribuisce – spiega il relatore – attraverso specifici moduli addestrativi condotti sul territorio nazionale a beneficio di personale delle Forze armate ucraine, con una consistenza massima del contingente nazionale di 80 unità, per un fabbisogno finanziario pari a 9.192.876 euro.

La missione EUBAM Libia, prorogata fino al 30 giugno 2023, ha come obiettivo quello di sostenere gli sforzi guidati dalle Nazioni Unite per la pace e di prestare assistenza alle autorità libiche nella creazione di strutture statali di sicurezza, anche smantellando le reti della criminalità organizzata coinvolte nel traffico di migranti, nella tratta di esseri umani e nel terrorismo, non solo nel Paese africano ma anche nella regione del Mediterraneo centrale. L’Italia vi partecipa con 3 unità di personale, per un fabbisogno finanziario di 275.095 euro.

Alla missione EUMPM Niger, istituita per sostenere il Niger nella lotta contro i gruppi terroristici armati, l’Italia partecipa con 20 unità, per un fabbisogno finanziario pari a 939.037 euro, mentre la missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Burkina Faso è la prosecuzione di un programma di collaborazione pluriennale strutturato con il Burkina Faso, Paese situato nel cuore del Sahel, regione africana che ha assunto un’importanza crescente per la stabilità e sicurezza dell’Italia e dell’Europa e da cui si origina e transita parte del flusso migratorio che giunge sul continente europeo. Qui il numero massimo di personale da inviare è fissato in 50 unità, a cui si aggiungono 8 mezzi terrestri, per un fabbisogno finanziario pari a 1.368.021 euro.

“Per lo svolgimento delle nuove missioni e dei nuovi impegni operativi internazionali da avviare nel 2023, la delibera prevede una consistenza massima annuale complessiva dei contingenti delle Forze armate impiegati nei teatri operativi pari a 153 unità, con una consistenza media pari a 57 unità. Il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari complessivamente a 11,77 milioni di euro – segnala Paganella.

Le missioni di cui si chiede la prosecuzione per il 2023 sono: la missione NATO nei Balcani (Joint Enterprise); la missione europea per il rafforzamento dello stato di diritto (European Union Rule of Law Mission in Kosovo-EULEX Kosovo); EUFOR ALTHEA in Bosnia-Erzegovina; la missione Onu per la sorveglianza della “linea verde” (United Nations Peacekeeping Force in Cyprus – UNFICYP); l’operazione NATO Sea Guardian nel Mar Mediterraneo; EUNAVFOR MED operazione IRINI.

Tra le missioni in Europa, l’impegno più rilevante – sottolinea il relatore – è costituito, ancora una volta, dalla missione NATO nei Balcani, con un numero massimo di 1.573 unità di personale (in ulteriore aumento rispetto alle 1.490 unità di personale previste lo scorso anno), cui si affiancano 369 mezzi terrestri e un mezzo aereo, per un fabbisogno finanziario programmato di 105,99 di milioni di euro, dei quali 21,2 milioni per obbligazioni esigibili nell’anno 2024. Confermati anche gli assetti impiegati (2 unità navali, 2 aeree ed un numero massimo di 240 unità di personale) nell’ambito della operazione NATO Sea Guardian nel Mediterraneo, con cui si intende contribuire al mantenimento di un ambiente marittimo sicuro, per un fabbisogno finanziario programmato di 11,30 milioni di euro, di cui 2,26 milioni per obbligazioni esigibili nell’anno 2024.

In Asia, invece, sono riportate le seguenti missioni: UNIFIL, missione ONU in Libano; missione bilaterale di addestramento delle forze armate libanesi (MIBIL); missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi; coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh; missione NATO denominata NATO Mission in Iraq (NM-I); missione UE denominata European Union Advisory Mission in support of Security Sector Reform in Iraq (EUAM Iraq); missione ONU di osservazione al confine tra India e Pakistan (UNMOGIP); il personale militare impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Kuwait, Bahrain, Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni in Medio Oriente e Asia.

In Libano, oltre alla missione UNIFIL, l’Italia contribuisce anche all’addestramento delle Forze armate libanesi (MIBIL), partecipazione che viene anch’essa prorogata per quest’anno, con un onere di 11,82 milioni di euro, di cui 2,36 milioni per obbligazioni esigibili nell’anno 2024.

Per quanto riguarda l’Africa, sono richiamate le seguenti missioni: missione ONU di supporto in Libia (UNSMIL); missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia; missione bilaterale di cooperazione in Tunisia; missione ONU denominata United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali (MINUSMA) (prorogata in ultimo, fino al 30 giugno 2023); missione UE denominata EUCAP Sahel Mali; missione UE denominata EUCAP Sahel Niger; missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger; missione ONU denominata United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara (MINURSO); missione multinazionale di osservazione in Egitto (Multinational Force and Observers – MFO); operazione UE Atalanta, per il contrasto alla pirateria al largo della Somalia (EUNAVFOR ATALANTA); missione UE denominata EUTM Somalia, per addestramento delle forze armate locali; missione UE denominata EUCAP Somalia, per la formazione delle locali forze di polizia; la missione ONU denominata United Nations Assistance Mission in Somalia (UNSOM) (con termine fissato al 31 ottobre 2023); missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane e dei funzionari yemeniti e delle forze armate gibutiane; impiego di personale militare presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell’area del Corno d’Africa e zone limitrofe; la missione UE denominata EUTM Mozambico, per addestramento delle forze armate locali.

Per quanto attiene al sostegno alle iniziative NATO entro i suoi confini sono invece prorogate le seguenti missioni: partecipazione di personale militare all’iniziativa della NATO denominata Implementation of the Enhancement of the Framework for the South; partecipazione di personale militare al potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza; partecipazione di personale militare al potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza navale nell’area di responsabilità dell’Alleanza; partecipazione di personale militare al potenziamento dell’Air Policing e dell’Air Shielding della NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza; partecipazione di personale militare, incluso il personale del Corpo Militare volontario della Croce Rossa, al potenziamento della presenza della NATO nell’area sud-est dell’Alleanza (enhanced Vigilance Activities); partecipazione di personale militare al potenziamento della presenza della NATO in Lettonia (enhanced Forward Presence).

Gli oneri finanziari complessivi per la proroga delle missioni e per la istituzione delle nuove missioni è individuato in circa 1 miliardo e 720 milioni di euro, di cui 11.775.029 euro per le nuove missioni e 1.708.649.547 euro per le proroghe.

Il relatore ricorda anche la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo previsti a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, le cui aree geografiche confermano per il 2023 “un orientamento dell’azione italiana, in continuità con le iniziative del recente passato, incentrato soprattutto sull’area del Mediterraneo e sull’Africa, ma anche su Paesi fragili del continente asiatico, e, in relazione alla crisi ucraina, con una tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità di quelle realtà, e a sostenere le realtà istituzionali maggiormente impegnati nella lotta al terrorismo e al contrasto dei traffici illegali e delle migrazioni irregolari”.

Il fabbisogno finanziario complessivo per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2023 per questi interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione è pari a 358,69 milioni di euro. Con riferimento alle iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario, il fabbisogno finanziario per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2023 risulta pari a 251 milioni di euro.

Le risorse effettive destinate per il 2023 alle iniziative di cooperazione allo sviluppo – fra progetti di sviluppo, interventi umanitari e di emergenza – ammontano a 243 milioni di euro, di cui 70 milioni di euro destinati a progetti in Africa, 67 milioni di euro per iniziative in Medio Oriente, e 38 milioni di euro riservati a programmi in Asia. Da ultimo il relatore evidenzia come risorse vengano destinate anche per iniziative di carattere umanitario in Europa, in particolare in relazione alla grave crisi internazionale in atto in Ucraina e a beneficio anche dei Paesi limitrofi per un ammontare di 68 milioni di euro.

Fra i Paesi africani beneficiari degli interventi, e che restano – conferma Paganella – l’assoluta priorità della politica estera italiana, si richiamano in particolare quelli del Corno d’Africa come l’Etiopia – fra i principali beneficiari dell’aiuto pubblico italiano – la Somalia, il Sudan, il Sud Sudan e l’Eritrea, i Paesi dell’Africa occidentale e del Sahel come il Niger, il Mali, il Burkina Faso, Mali e Mauritania, oltre a realtà dell’Africa mediterranea, con particolare riferimento alla Libia e alla limitrofa Tunisia.

Con riferimento all’area del Medio Oriente, in Siria e nei Paesi del Medio Oriente maggiormente interessati dal flusso dei rifugiati siriani (Libano e Giordania in particolare) proseguirà il contributo italiano allo sforzo della Comunità internazionale per rafforzare la resilienza delle comunità locali, con interventi nei settori sanitario, dell’istruzione e della protezione dei minori e della parità di genere. Una particolare attenzione viene riservata proprio al Libano, gravato dal perdurante stallo istituzionale, dalla crisi economico-finanziaria, sociale e sanitaria, aggravata dall’elevato numero di rifugiati siriani e dalle conseguenze della crisi in Ucraina, con un impegno nei settori della salute, dell’educazione, delle carceri e della parità di genere, e dell’imprenditoria locale.

Ulteriori iniziative continueranno ad essere svolte anche in Asia, in particolare in Afghanistan attraverso il fondo per la ricostruzione gestito dalla Banca Mondiale, e in Myanmar (in particolare a tutela della minoranza Rohingya) e in Bangladesh.

In relazione agli impegni per la partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza, lo stanziamento complessivo per il 2023 è di 17,72 milioni di euro. La maggior parte dei contributi (pari a 8,37 milioni di euro, in diminuzione rispetto alla cifra dello scorso anno che era stata pari a 12,64 milioni di euro) sarà destinata: a Fondi ed Organizzazioni internazionali (tra cui il Fondo Fiduciario a sostegno del Dipartimento degli Affari Politici e per il Consolidamento della Pace delle Nazioni Unite, il Fondo ONU per il consolidamento della Pace, UNDP Libia, ed altri); ad iniziative dell’Unione europea (per 3,62 milioni di euro) di cui 3,43 milioni di euro per la partecipazione italiana alle missioni civili del Servizio Europeo di Azione Esterna; ad iniziative dell’Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa (OSCE) (per 3,22 milioni di euro).

Con riferimento agli interventi operativi di emergenza e di sicurezza in aree di crisi, lo stanziamento per il 2023 è pari a 60 milioni di euro, in sensibile aumento – sottolinea il relatore – rispetto alle risorse disponibili per il 2022. La maggior parte di tali fondi sono destinati, stante la perdurante gravità del contesto di sicurezza a livello globale, al potenziamento delle misure di sicurezza a tutela delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari, degli istituti italiani di cultura e delle istituzioni scolastiche all’estero. Il seguito dell’esame viene quindi rinviato ad altra seduta. (Inform)

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
Powered by Comunicazione Inform | Designed by ComunicazioneInform