SENATO DELLA REPUBBLICA
ROMA – La Commissione Esteri e Difesa del Senato ha concluso l’esame del provvedimento di ratifica ed esecuzione dell’Accordo sullo spazio aereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra, firmato a Kiev il 12 ottobre 2021, già approvato dalla Camera dei deputati. La presidente della Commissione, Stefania Craxi segnala che è pervenuto il parere non ostativo al provvedimento della Commissione Bilancio. La Commissione Esteri conferisce dunque al relatore Alessandro Alfieri il mandato di riferire favorevolmente in Aula.
L’intesa regola le relazioni aeronautiche tra tutti gli Stati membri dell’Unione europea e l’Ucraina, sostituendo gli accordi bilaterali sottoscritti tra i singoli Paesi e creando in questo modo un unico mercato del trasporto aereo caratterizzato da eque opportunità commerciali per i vettori degli Stati parte. L’obiettivo è l’apertura graduale del mercato a condizioni di reciprocità, la convergenza normativa e l’effettiva osservanza da parte di Kiev della pertinente normativa europea di settore, oltre che assicurare agli operatori economici parità di condizioni e assenza di discriminazioni.
L’Accordo disciplina, fra gli altri, i diritti di sorvolo e di traffico e la definizione della tabella delle rotte, le modalità di designazione di vettori per operare i servizi concordati, la tutela della concorrenza, recando anche norme in materia di sicurezza e protezione e di tutela del passeggero.
Dopo aver individuato quale proprio obiettivo quello della creazione di uno spazio aereo comune, basato in particolare su norme identiche in materia di sicurezza, gestione del traffico aereo, ambiente, tutela dei consumatori e sistemi telematici di prenotazione, il testo reca norme in materia di cooperazione regolamentare, prevedendo che le Parti cooperino per assicurare il graduale inserimento nella normativa dell’Ucraina dei requisiti e delle norme contenuti negli atti dell’Unione europea, disponendo il rinvio a leggi e regolamenti applicabili agli aeromobili impiegati nella navigazione aerea internazionale in materia di entrata, stazionamento e uscita dal territorio e definendo le condizioni con le quali le Parti si conformano alle disposizioni della legislazione in materia di sicurezza aerea e di protezione della navigazione aerea da atti illeciti.
Ulteriori disposizioni recano – fra le altre – norme in materia di gestione del traffico aereo, di ambiente, di tutela dei consumatori, di cooperazione industriale e di libero accesso ai sistemi telematici di prenotazione.
Vi sono poi disposizioni economiche, che definiscono innanzitutto i diritti e le facoltà di sorvolo e di traffico che ciascuna Parte reciprocamente riconosce all’altra, i requisiti che i vettori aerei devono soddisfare per essere designati ad operare sulle rotte concordate, il riconoscimento reciproco di determinazioni regolamentari in relazione all’idoneità e alla nazionalità del vettore aereo, e vi sono disciplinati gli aspetti relativi al rifiuto, alla revoca, alla sospensione o alla limitazione delle autorizzazioni di esercizio e dei permessi tecnici. Il testo regola quindi le modalità con cui le Parti possono consentire che un vettore aereo dell’Ucraina sia detenuto tramite partecipazione di maggioranza o sia effettivamente controllato da Stati membri dell’Unione europea o da loro cittadini, o che un vettore aereo dell’Unione europea sia detenuto tramite partecipazione di maggioranza o sia effettivamente controllato dall’Ucraina. Ulteriori disposizioni recano norme in materia di abolizione di restrizioni quantitative sui trasferimenti di attrezzature, pezzi di ricambio e altri dispositivi necessari a un vettore aereo, di opportunità commerciali per le Parti, di diritti doganali e fiscalità e di oneri per l’utilizzo di aeroporti e di infrastrutture e servizi. Sono incluse anche disposizioni relative alla fissazione delle tariffe per il trasporto di passeggeri e di merci sulla base di una concorrenza libera ed equa, e in ordine alla tutela della concorrenza. Prevista anche l’istituzione di un comitato misto responsabile dell’amministrazione e della corretta attuazione dell’Accordo e norme in ordine alla registrazione dell’Accordo presso l’Organizzazione internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) e il Segretariato delle Nazioni Unite. Dall’attuazione della legge di ratifica non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il seguito dell’esame è, quindi, rinviato ad altra seduta. (Inform)