CULTURA
AMBURGO – Il Premio Strega, giunto alla sua LXXVI edizione, ci invita a leggere i libri delle 12 candidature in concorso selezionate tra le 74 proposte iniziali per l’ambito premio letterario italiano, che quest’anno è all’insegna delle donne. Ecco in ordine alfabetico i 12 finalisti scelti dalla commissione tra i 74 proposti dagli Amici della Domenica. Fabio Bacà con Nova (ed. Adelphi), presentato da Diego De Silva; Alessandro Bertante con Mordi e fuggi (edizione Baldini+Castoldi), presentato da Luca Doninelli; Alessandra Carati con E poi saremo salvi (ed. Mondadori), presentato da Andrea Vitali; Mario Desiati con Spatriati (edizione Einaudi), presentato da Alessandro Piperno; Veronica Galletta con Nina sull’argine (edizione Minimum Fax), presentato da Gianluca Lioni; Jana Karšaiová con Divorzio di velluto (edizione Feltrinelli), presentato da Gad Lerner; Marino Magliani con Il cannocchiale del tenente Dumont (edizione L’Orma), presentato da Giuseppe Conte.; Davide Orecchio con Storia aperta (edizione Bompiani), presentato da Martina Testa; Claudio Piersanti con Quel maledetto Vronskij (edizione Rizzoli), presentato da Renata Colorni; Veronica Raimo con Niente di vero (edizione Einaudi), presentato da Domenico Procacci e Daniela Ranieri con Stradario aggiornato di tutti i miei baci(edizione Ponte alle Grazie), presentato da Loredana Lipperini.
Le 74 opere di narrativa presentate quest’anno al premio Strega sono state scritte o completate nei due anni di pandemia, nell’isolamento forzato e nella solitudine. Le protagoniste femminili non sono stereotipi. In molti dei romanzi candidati i personaggi femminili – siano di finzione o di autofinzione – disegnano una nuova geografia umana. Donne non convenzionali, estranee agli stereotipi di genere. Bambine e ragazze anomale e diverse, amiche coraggiose, mogli divorziate, madri single, madri scriteriate, ossessivamente dedite ai figli o alla propria felicità, donne non madri per desiderio di indipendenza, che fanno i conti con la loro vocazione alla libertà e alla scrittura, e con l’esercizio di professioni altamente specializzate cui fino a pochi anni fa era loro vietato l’accesso. Voci graffianti e ironiche, saggiamente malinconiche o debordanti intelligenze, che testimoniano una svolta – ci auguriamo irreversibile – nella nostra società e nella nostra letteratura».
L’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Colonia, Monaco di Baviera, Stoccarda e Zurigo, presenta il progetto “Strega da leggere – Strega da ascoltare. Incontri con il romanzo italiano di oggi”, edizione 2022. Nato da un’idea degli Istituti Italiani di Cultura di Vienna ed Amburgo, che nel 2020 ne proposero una prima edizione, il progetto, giunto quest’anno alla sua terza edizione – realizzato in collaborazione con La Fondazione Bellonci e con le case editrici italiane che hanno pubblicato i titoli in concorso – raccoglie una breve rassegna di brani tratti dai 12 romanzi in corsa per il Premio Strega 2022, in versione originale con traduzione a fronte. I 12 podcast contengono estratti di letture dei brani scelti dalle autrici e degli autori in concorso e realizzati con la loro stessa voce. I podcast saranno disponibili per l’ascolto sul canale Spreaker VOX IIC Amburgo al seguente link https://www.spreaker.com/show/strega-da-ascoltare-2022 a partire dal 31 maggio 2022.
Le traduzioni degli estratti hanno coinvolto professioniste quali: Christiane Burkhardt, Sara Fischer, Michaela Heissenberger, Barbara Kleiner, Annette Kopetzki, Janine Malz e Stefanie Römer. La rassegna “Strega da leggere│Strega da ascoltare. Incontri con il romanzo italiano di oggi” è disponibile per la lettura a questo link: https://www.spreaker.com/show/strega-da-ascoltare-2022. Il Premio Strega è il più importante premio letterario italiano, assegnato annualmente a un libro di narrativa scritto in lingua italiana e pubblicato in prima edizione tra il 1° marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso. Nasce il 17 febbraio 1947 a Roma per volere di Maria e Goffredo Bellonci. Deve il suo nome al celebre liquore digestivo color giallo (per via dello zafferano). Guido Alberti, infatti, allora era a capo dell’azienda Strega di Benevento, e decise di fare da mecenate ai letterati fondatori. Dal 1986, il Premio è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci. Sin dalla nascita il Premio Strega è stato indice degli umori dell’ambiente culturale e dei gusti letterari degli italiani. I libri premiati hanno raccontato il Paese Italia, documentandone la lingua, i cambiamenti, le tradizioni. La giuria, composta da 400 giurati provenienti dal mondo della cultura italiana, nota come ‘Amici della Domenica’, seleziona i dodici libri che concorreranno al Premio Strega. Ai voti di questa giuria d’eccezione, si aggiungono quelli espressi da studiosi, traduttori. E appassionati della lingua e della letteratura italiane selezionati dagli Istituti italiani di cultura all’estero. A partire dal 2017, 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura (di cui 15 circoli presso le Biblioteche di Roma), oltre a 240 voti dall’estero espressi, di concerto con la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese (MAECI), dai gruppi di lettura costituiti alla giuria del premio tra studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti Italiani di Cultura all’estero. (Inform)