mercoledì, 6 Novembre, 2013 in
NOTIZIE INFORM
ITALIANI ALL’ESTERO
Alla III Commissione della Camera dei Deputati
Il sottosegretario agli Esteri Giro risponde alle interrogazioni delle deputate Tentori (Pd) e Bergamini (Pdl) sulla morte nel Kent del diciannovenne italiano Joele Leotta
Alla memoria del ragazzo verrà intitolato il progetto informativo ‘Primo Approdo’ che si prefigge di fornire un orientamento ai giovani italiani che si recano in cerca di nuove esperienze accademico-professionali in Inghilterra
ROMA – Alla III Commissione della Camera il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha risposto a due interrogazioni, che hanno rispettivamente come prime firmatarie le deputate Veronica Tentori (Pd) e Deborah Bergamini (Pdl), in cui si chiedono informazioni e spiegazioni sulla morte, a seguito di un’aggressione avvenuta in Inghilterra a Maidstone capoluogo del Kent, del nostro connazionale Joele Leotta. Un diciannovenne di Nibionno in Provincia di Lecco, che da alcune settimane lavorava come cameriere in un ristorante italiano. Anche il coinquilino di Leotta, Alex Galbiati, è rimasto ferito in seguito all’aggressione ma, ricoverato in ospedale, è ora fuori pericolo di vita. Un drammatico episodio per cui si è ipotizzato un movente di odio razziale.
“La dolorosa vicenda che ha visto coinvolto Joele Leotta e la sua famiglia – ha spiegato il sottosegretario Giro nella risposta alle interrogazioni – è un fatto che non ha mancato di segnare l’opinione pubblica italiana e allertare le nostre sedi diplomatiche e consolari in Inghilterra, che si sono da subito spese per richiedere collaborazione e chiarimenti alle autorità locali. In occasione della sua ultima missione in Gran Bretagna, anche la Ministro Bonino ha auspicato una rapida soluzione del caso”. Dopo questo preambolo il sottosegretario ha ripercorso l’accaduto: “Il 21 ottobre 2013 – ha ricordato Giro – il padre di Joele ha contattato il nostro Consolato Generale a Londra per avvisare che il figlio era stato vittima di un’aggressione a Maidstone, nel Kent, la sera del 20 ottobre. Il signor Leotta ha dichiarato di aver appreso dell’accaduto dal padre dell’altro ragazzo coinvolto, Alex Galbiati, amico di Joele, ora fortunatamente ripresosi dall’aggressione. Su insistenti richieste del nostro Consolato Generale, è stata ottenuta nella tarda serata del 21 ottobre conferma scritta dalla polizia del Kent dell’avvenuto decesso di Joele, a seguito delle gravi lesioni riportate. Immediatamente dopo, i Carabinieri hanno comunicato la notizia alla famiglia e l’assistente sociale del Consolato Generale ha preso contatto con il padre del connazionale. I genitori di Joele sono giunti il 22 ottobre in Inghilterra per il riconoscimento della salma e per incontrare le autorità investigative. Il 22 ed il 23 ottobre sono stati costantemente affiancati dall’assistente sociale del Consolato Generale, appositamente distaccata nel Kent per facilitare ogni possibile sostegno morale e logistico alla famiglia”.
Per quanto poi riguarda le iniziative intraprese presso le autorità britanniche il sottosegretario ha precisato come il Consolato Generale “abbia subito investito della questione la polizia del Kent, chiedendo di essere costantemente aggiornato sull’andamento delle indagini, tuttora in corso, delle autorità inquirenti” ed abbia lamentato “la mancata tempestiva informazione dell’accaduto alla polizia del Kent. A ciò è seguita l’azione diplomatica dell’Ambasciata, che ha compiuto due formali passi di protesta presso il Foreign Office”. Per quanto riguarda invece i tempi di rilascio della salma Giro ha reso noto che “avendo Joele subito un colpo alla testa, sono stati richiesti degli esami specialistici per accertare la causa del decesso. Tali esami richiedono dalle quattro alle sei settimane. Inoltre, in accordo con la legislazione inglese, poiché è in corso un procedimento penale, la salma deve rimanere a disposizione del medico legale per eventuali esami autoptici che vengano richiesti dagli imputati. I tempi di rilascio della salma dipendono pertanto da quest’ultimo fattore, rispetto al quale non si possono formulare al momento previsioni. La famiglia Leotta, con cui il Consolato Generale mantiene costanti contatti, è al corrente della situazione. Posso assicurare che il Ministero degli affari esteri, tramite le sedi a Londra, continuerà a sensibilizzare le autorità locali affinché facciano piena chiarezza sulla tragica morte di Joele”.
Il sottosegretario ha infine segnalato come “dagli inizi di settembre, su iniziativa dell’Ambasciatore d’Italia a Londra, sia in cantiere un progetto informativo rivolto ai giovani connazionali, denominato ‘Primo Approdo’. Si tratta – ha precisato Giro – di un progetto che intende fornire un primo orientamento ai giovani italiani che si recano, in cerca di nuove esperienze accademico-professionali, in Inghilterra attraverso seminari e incontri tematici settimanali, ospitati nella sede del Consolato Generale. A seguito del tragico fatto occorso a Joele, il progetto verrà intitolato alla sua memoria”. (Inform)