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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola sul futuro della Casa d’Italia di Lucerna

CAMERA DEI DEPUTATI

In Commissione Esteri un’interrogazione dei deputati Pd Alessio Tacconi, Francesca La Marca, Marco Fedi e Fabio Porta

Si fa strada l’ipotesi di acquisto dell’immobile dal parte della collettività. “La Farnesina – assicura Amendola – terrà in conto le esigenze manifestate”

 

ROMA – Il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola ha risposto in Commissione Esteri alla Camera dei Deputati all’interrogazione relativa alla destinazione della Casa d’Italia di Lucerna presentata dagli esponenti democratici Alessio Tacconi (ripartizione Europa), Francesca La Marca (America settentrionale e centrale), Marco Fedi (Africa, Asia, Oceania e Antartide) e Fabio Porta (America meridionale).

In essa, si sollecitava il Maeci ad assumere iniziative finalizzate ad una rapida emissione del bando di gara per la stipula di una nuova concessione per la gestione dello stabile ospitante la “Casa d’Italia” quale organismo fondamentale per la comunità italiana all’estero, venendo in questo modo incontro “alle esigenze e agli interessi della collettività italiana di Lucerna”.

Amendola, dopo aver ribadito gli imperativi di legge che richiedono alla Farnesina la razionalizzazione delle proprietà immobiliari dello Stato all’estero per 26 milioni di euro sia nel 2017 che nel 2018 e 16 milioni di euro nel 2019, ha precisato come sia in corso una riorganizzazione che comporta la riduzione delle spese fisse e “una politica di razionalizzazione degli immobili demaniali attraverso accorpamento di uffici, condivisione di servizi, inclusi quelli relativi alla sicurezza, e realizzazione di aree comuni”. Ricorda inoltre come nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi soprarichiamati la legge preveda una decurtazione dei fondi “per un ammontare corrispondente, destinati all’Agenzia Italiana per la Cooperazione alla Sviluppo”, motivo per cui “la dismissione del patrimonio immobiliare ha conseguenze ben più ampie di quanto si possa immaginare”.

“In merito alla situazione di Casa d’Italia a Lucerna, a seguito dello scadere della concessione stipulata con la «Fondazione Casa d’Italia» e al fine di definire le possibili soluzioni per il suo utilizzo, lo scorso 27 gennaio l’immobile è tornato nella disponibilità del Consolato generale a Zurigo – rileva Amendola, ricordando come nel corso di una riunione svoltasi di seguito in Ambasciata la collettività lucernese suggerì due ipotesi in proposito: “il rinnovo della concessione legata ad un progetto di rilancio finanziario sostenibile o l’acquisto dell’immobile da parte della collettività mediante la costituzione di una fondazione espressamente istituita a tale scopo”.

“Dopo un lungo e approfondito dibattito interno, nel giugno del 2017 i rappresentanti della collettività di Lucerna resero noto di propendere per la seconda ipotesi mediante costituzione di una cooperativa che avesse lo scopo di acquistare e ristrutturare l’immobile attraverso la vendita di quote di partecipazione. A tale fine – aggiunge il sottosegretario, – i rappresentanti della collettività hanno chiesto un periodo di tempo congruo alla raccolta dei fondi e di non dare avvio alla procedura di vendita prima del 31 marzo 2018. Parallelamente, hanno avanzato la richiesta di una nuova stima del valore dell’edificio”. Il sottosegretario assicura dunque che la Farnesina, “nei limiti consentiti dalla legge, terrà in conto le esigenze manifestate dai rappresentanti della comunità italiana a Lucerna”.

In sede di replica Tacconi si dichiara soddisfatto della risposta del governo e appressa la disponibilità ribadita di non procedere alla vendita dell’immobile e la concessione di un tempo congruo affinché la collettività italiana di Lucerna possa procedere all’acquisto. Ritiene che in questo modo l’azione del Governo abbia permesso di soddisfare sia gli obblighi imposti dalla legge sia i desideri della comunità locale rispetto ad un immobile di notevole valore non solo storico ma anche affettivo. (Inform)

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