FARNESINA
ROMA – Il Sottosegretario per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Maria Tripodi il 21 agosto ha visitato il Meeting per l’Amicizia fra i Popoli (Meeting di Rimini) e ha partecipato all’evento “L’Amicizia fra le culture. Culture che curano l’Amicizia”. L’evento, introdotto dal Presidente del Meeting Bernard Scholz, si è concentrato sul tema del dialogo tra culture nell’era della globalizzazione, con una particolare attenzione al dialogo interreligioso, in particolare tra il mondo cattolico e il mondo arabo di fede musulmana.
Nel suo intervento, il Sottosegretario ha ricordato il ruolo fondamentale del dialogo interculturale e interreligioso al fine di promuovere la coesione sociale e favorire la libertà di espressione, la costruzione delle identità, la responsabilizzazione civile e il dialogo.
Ha quindi rimarcato il ruolo di propulsione storicamente ricoperto dall’Italia in tale ambito, mirato a elevare l’impegno della Comunità internazionale nella promozione della libertà religiosa e del pluralismo religioso a livello globale. Un’attenzione che si declina sia in termini di diritto individuale, sia con riguardo all’autonomia delle organizzazioni religiose, entrambi costituendo condizione indispensabile per assicurare società inclusive e pacifiche e, di conseguenza, prospere. “Il dialogo tra rappresentanti di religioni diverse – ha dichiarato il Sottosegretario – è indispensabile per superare la scarsa conoscenza e la diffidenza reciproca che sono all’origine di discriminazioni, fenomeni di marginalizzazione e discorsi d’odio”.
In conclusione, il Sottosegretario ha voluto collegare l’evento a un pensiero di San Francesco d’Assisi, citato anche nell’enciclica di Papa Francesco “Fratelli Tutti”: “beato colui che ama l’altro quando è lontano da lui, quanto quando è vicino a lui”.
Il Sottosegretario Tripodi ha quindi visitato il Meeting, soffermandosi in particolare sul Padiglione Internazionale – realizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il CIHEAM di Bari e dedicato all’Agenda 2030 e al lavoro della Cooperazione allo Sviluppo italiana.(Inform)