ITALIANI ALL’ESTERO
ROMA – “La collocazione geografica, al centro del Mediterraneo, e le complesse vicende storiche, sociali ed economiche hanno determinato, nel nostro Paese, imponenti flussi migratori, in entrata e in uscita”. Inizia così il Messaggio che Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla Fondazione Migrantes in occasione della presentazione del Rapporto Italiani nel mondo 2023. “L’Italia, nella storia recente, – continua il Capo dello Stato – ha conosciuto stagioni di forte emigrazione. Oggi assistiamo a una diversa mobilità verso i paesi esteri. L’Italia sembra destinata a un drastico calo demografico, con i rischi connessi di depauperamento di risorse ed energie sul piano sociale, economico, culturale e con impatto negativo su tanti profili della vita sociale. In controtendenza, la comunità italiana fuori dall’Italia cresce. Si tratta, in parte, di un fenomeno connesso alla globalizzazione, all’internazionalizzazione, all’apertura delle frontiere, alla lenta ma crescente creazione di un comune sentire europeo tra le giovani generazioni. Gli italiani – prosegue Mattarella – sono ovunque benvenuti e apprezzati, per la loro cultura, tenacia e creatività. Lavorare all’estero, per i nostri giovani, è una grande opportunità di crescita umana e professionale e deve essere una scelta libera, non un obbligo di fatto. Se – dopo un percorso formativo in Italia – si è costretti a lasciare il territorio nazionale per mancanza di occupazione o di soddisfacenti prospettive e, soprattutto, una volta acquisite preziose conoscenze ed esperienze, non si riesce più a tornare, si è di fronte a una patologia, alla quale bisogna porre rimedio. Quando non si riesce a riportare nel nostro Paese professionalità, esperienze, risorse umane, è l’intera comunità che viene impoverita. Individuare percorsi concreti per garantire, a chi lo desidera, il ritorno in Italia in condizioni di lavoro soddisfacenti, – conclude Mattarella – è una sfida fondamentale che le istituzioni e la politica devono saper raccogliere. Per il futuro del nostro Paese serve una visione nuova e adeguata. Sono certo che l’iniziativa odierna rappresenti una preziosa occasione di discussione e di sollecitazione alla riflessione sul tema delle migrazioni”. (Inform)