FORMIGINE (Modena) – La Jugoslavia e i Paesi nati dalla sua frammentazione, la seconda guerra mondiale, la memoria e la lotta partigiana per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo sono i temi centrali de “Il partigiano di Piazza dei Martiri”, fine lavoro di ricerca di Enzo Barnabà raccontato in veste di romanzo storico e appena uscito per i tipi della Infinito Edizioni . Al centro della vicenda c’è la figura del partigiano Salvatore Cacciatore, nome di battaglia “Ciro”, giovane siciliano che lasciò il seminario poco prima di prendere i voti per andare a combattere in Africa, poi a Pordenone. Dato per disperso in Russia, tra il 1943 e il 1945 combatte invece nelle file partigiane e viene impiccato ai lampioni della piazza centrale di Belluno con tre compagni di lotta. È il 17 marzo 1945 e da allora quel luogo ha preso il nome di Piazza dei Martiri. In questo libro c’è la sua storia, quella del movimento di Liberazione nel Nord Italia e le vicende di un figlio alla ricerca del padre.
La prefazione al libro è di Luca Barbieri, giornalista del Corriere del Veneto.
L’autore: Enzo Barnabà è nato a Valguarnera (Enna) nel 1944. Dopo la maturità classica ha studiato lingua e letteratura francese a Napoli e a Montpellier e storia a Venezia e Genova. Ha insegnato lingua e letteratura francese in vari licei del Veneto e della Liguria. Passato alle dipendenze del ministero degli Esteri, ha svolto la funzione di lettore di lingua e letteratura italiana presso le Università di Aix-en-Provence e di insegnante-addetto culturale ad Abidjan, Scutari e Nikšic. Vive a Grimaldi, dove la riviera del ponente ligure si confonde con quella francese. Ha pubblicato 15 libri, tra i quali: Le ventre du python, Editions de l’Aube, 2007; Sortilegi. Racconti africani (con Serge Latouche), Bollati Boringhieri, 2008; Morte agli Italiani! (Infinito edizioni, 2010, tradotto in francese col titolo Mort aux Italiens!, Editalie, 2012) sul massacro di Aigues-Mortes del 1893( http://rs.infinitoedizioni.it/4/McLink-Inform.pdf ) (Inform)