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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Il ministro Emma Bonino oggi a Davos, da Medio Oriente e Nordafrica alla disparità di genere

WORLD ECONOMIC FORUM

Folta lista dei partecipanti, per l’Italia anche il ministro dell’Economia Saccomanni e il governatore della Banca d’Italia Visco. Presenti Mario Draghi e Christine Lagarde oltre a 40 capi di Stato e di Governo

ROMA – “The reshaping of the world: consequences for society, politics and business”. E’ questo il tema di copertina del 44esimo World Economic Forum che si tiene annualmente a Davos, in Svizzera e che quest’anno vede la partecipazione della ministro degli Esteri Emma Bonino. Quello del 2014, in programma fino 25 gennaio, è, di fatto il primo Forum di Davos che guarda oltre la crisi economica globale e alle sue conseguenze sociali, economiche e politiche nei cinque continenti. Anche perché, come ogni anno, nella cittadina svizzera confluiscono i protagonisti della scena politica ed economica internazionale, provenienti dal settore pubblico e privato oltre che dai vertici delle principali Organizzazioni Internazionali. Per l’Italia oltre a quella della titolare della Farnesina, sono confermate le presenza del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.

Bonino, a Davos nella giornata del 23 gennaio, parteciperà a diverse sessioni. Da quelle dedicate al Medio Oriente e al Nordafrica a quelle focalizzate sul futuro contesto politico europeo. Centrale, nella partecipazione della titolare della Farnesina sarà anche un dibattito sulla questione della disparità di genere oltre ad un focus sull’andamento delle consultazioni sulla crisi siriana apertesi nella Conferenza Ginevra II, alla quale la titolare della Farnesina è intervenuta ieri 22 gennaio.

L’obiettivo del Word Economic Forum (WEF) è quello di discutere le questioni di maggiore attualità dell’agenda economico-finanziaria e politica globaleanalizzando in un formato trasversale e informale le criticità e letrasformazioni più rilevanti, per individuare soluzioni condivise tramite un confronto aperto. La 44/a edizione del summit ha individuato quattro pilastri programmatici attorno ai quali ruoteranno le sessioni: il raggiungimento di una crescita inclusiva, l’adozione di innovazioni dirompenti, il soddisfacimento di nuove aspettative sociali; la sostenibilità di un mondo di 9 miliardi di persone. E a differenza delle edizioni precedenti, quest’anno il dibattito parte da una valutazione largamente condivisa sull’esistenza di una ripresa economica sia negli Stati Uniti e che in Europa.

Al WEF un messaggio di Papa Francesco

Al Forum ha inoltre inviato un messaggio Papa Francesco, secondo il quale “la crescita in equità richiede decisioni, meccanismi e processi volti a una più equa distribuzione delle ricchezze, alla creazione di opportunità di lavoro e a una promozione integrale dei poveri che superi il mero assistenzialismo”. Da qui la richiesta del messaggio del Pontefice al WEF: “fare in modo che la ricchezza sia al servizio dell’umanità e non la governi”.

Nutrita, come ogni anno, la lista dei partecipanti al WEF. Al Forum di Davos è prevista, tra gli alrti, la presenza di una quarantina di capi di Stato e di Governo (dal primo ministro britannico David Cameron a quello australiano Tony Abbot, dal premier nipponico Shizo Abe alla presidente del Brasile Dilma Roussef fino al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu), del direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, del governatore della BCE Mario Draghi, del direttore generale dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio Roberto Azevedo e del commissario Ue agli Affari Economici Olli Rehn. Presenti, inoltre, circa 1500 imprenditori da tutto il mondo, tra i quali i ceo di Yahoo, Total, Novartis e Dangote Group. Alla direzione del World Economic Forum, c’è anche quest’anno il suo fondatore, il professor Klaus Schwab. (Inform)

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