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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Il ministro Emma Bonino in Costa d’Avorio e Sierra Leone

ESTERI

Rilancio dei rapporti bilaterali e difesa dei diritti umani

ROMA – Rilanciare le relazioni bilaterali nell’ambito di un rinnovato interesse dell’Italia verso l’Africa. E’ in questo contesto che si inserisce la visita in Costa d’Avorio del ministro Emma Bonino, a conclusione della seconda fase del tour africano che l’ha portata prima in Ghana e Senegal, la scorsa settimana, e ieri in Sierra Leone. Fitta l’agenda: in mattinata l’incontro con il collega Koffi Diby, quindi con le organizzazioni della società civile, e con i titolari dei ministeri per l’integrazione africana, Infrastrutture, Industria, Agricoltura, Risorse animali e Pesca. A chiudere l’incontro con il primo ministro Daniel Kablan.

L’ultima visita di un membro del governo italiano in Costa d’Avorio risale a dieci anni fa con la missione del sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica. Il Paese offre un ambiente favorevole agli affari ed esistono spazi per l’Italia soprattutto nel settore dell’agro-alimentare, edilizia popolare, lavori pubblici e nel settore della tutela e preservazione dell’ambiente e difesa.

In Sierra Leone, prima fase della  nuova cooperazione.

La Bonino ieri è stata in Sierra Leone, un Paese che “si muove piano ma in modo costante”, che vuole impegnarsi per l’eliminazione della pena di morte, nelle questioni della differenza di genere, nella promozione dei diritti umani e che offre potenzialità di crescita e sviluppo in settori che anche l’Italia vuole sostenere. A cominciare dalla sua partecipazione a Expo 2015. “Quando venni qui 15 anni fa, da commissario Ue per gli aiuti umanitari, rimasi scioccata e promisi di ritornare”, ha ricordato il ministro. “Ci sono molte ragioni per cui sono felice di essere qui: per il mio passato, il presente e per l’impegno su diritti umani e sviluppo”.

L’incontro cordiale e amichevole con il collega Samura Mathew Wilson Kamara è stata l’occasione per ribadire la volontà di lavorare insieme su molti fronti. Uno di questi è l’Expo 2015 dove la Sierra Leone parteciperà nello spazio individuale all’interno del ‘cluster’ tematico del riso. “Quello dell’agro-alimentare è un settore che vogliamo contribuire a sviluppare, ma ci sono altri su cui puntare l’attenzione: uno di questi, come mi ha indicato il ministro Kamara, è quello dell’istruzione, ma anche della Sanità”, ha detto la titolare della Farnesina sottolineando che questa “è la prima fase di una nuova cooperazione”.

Pena di morte, l’Africa spiani la strada alla moratoria

La Bonino è poi intervenuta alla conferenza sulla pena di morte organizzata da ‘Nessuno tocchi Caino’, (con rappresentanti di diversi Paesi, quali il Benin, Niger, Togo e Ghana), e ha ribadito l’impegno del Paese per l’eliminazione della pena capitale che in Sierra Leone è ancora prevista dalla legge anche se il presidente Ernest Bai Koroma ha commutato le condanne negli ultimi anni applicando de facto una moratoria. “Sono fiduciosa che con la leadership del presidente il processo di riforma costituzionale in atto in Sierra Leone (che prevede anche l’abolizione de jure della pena capitale, ndr) potrà contribuire alla protezione e alla promozione dei diritti umani nel Paese”, ha detto il ministro Bonino. E ancora: “Mi auguro che questo nuovo inizio possa portare ad una risoluzione sulla moratoria ancora più forte davanti all’assemblea generale dell’Onu del prossimo autunno. Sogno un giorno nel novembre o dicembre del 2014 in cui avremo un maggiore numero di Paesi sostenitori della moratoria e mi auguro che l’Africa, come sempre, possa spianare la strada per una maggiore comprensione della moratoria”. (Inform)

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