CULTURA
ROMA – “Antonio Pennacchi è stato il primo, grande narratore di un’Italia che fino ai nostri giorni era stata dimenticata”: così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, sulla scomparsa dello scrittore originario di Latina.
“Con i suoi saggi sulle città di Fondazione, raccolti poi in un fortunato volume, e, soprattutto, con la sua vena narrativa esplosa nel romanzo Canale Mussolini, Pennacchi ha raccontato l’epopea della bonifica pontina, facendo conoscere al grande pubblico con arguzia, intelligenza, sagacia e ironia vicende dolorose e dilanianti. Una capacità che con il romanzo Il fascio comunista – ricorda il Ministro – ha avuto anche un felice adattamento cinematografico, con il film Mio fratello è figlio unico. Un creativo a tutto tondo, ci mancherà”. (Inform)