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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Il Ministro degli Esteri Tajani partecipa alla cerimonia per il trentennale della scomparsa di Ayrton Senna a Imola. Presente il nipote del campione di Formula 1 Bruno che parla ai giovani: “Una memoria forte trasmessa dai nonni ai nipoti”

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IMOLA – Non nasconde l’emozione Bruno Senna, nipote del campione di Formula 1 deceduto 30 anni fa proprio su quel circuito durante il Gran Premio di San Marino. Tanti i giovani presenti per ricordare Ayrton Senna e ai quali si è rivolto Bruno vedendo in questo amore verso la figura del campione scomparso “una memoria forte trasmessa dai nonni ai nipoti”. Molti infatti, per motivi chiaramente anagrafici, non hanno mai visto Ayrton Senna correre dal vivo in pista ma lo conoscono per i racconti in famiglia o per averne visto le prodezze in documentari o immagini di repertorio. “Posso solo ringraziarvi perché questo è molto importante per noi: quello che rappresentava Ayrton come persona è ciò che vogliamo trasmettere in futuro a tutti”, ha rilevato Bruno Senna. Quel Gran Premio però è stato anche teatro di un altro incidente mortale, già durante le prove: il giorno prima di Ayrton moriva infatti un altro pilota: Roland Ratzenberger che è stato ricordato dal padre Rudolf. “Sono molto felice che siate venuti qui per non dimenticare Roland, perché c’è stato anche lui”, ha commentato Rudolf Ratzenberger. Alle parole che hanno accompagnato il ricordo di questi due campioni ha fatto da cornice introduttiva il toccante minuto di silenzio iniziale seguito da un lungo applauso a dal coro di un nutrito gruppo di fan che sono accorsi per dare il proprio sostegno all’evento. C’è stata poi la deposizione di fiori nei due punti della pista in cui hanno perso la vita i due piloti. Ha aperto gli interventi istituzionali Marco Panieri, Sindaco di Imola, ricordando i due grandi campioni deceduti in quel lontano 1994. “Ayrton lo ricordiamo non solo per le sue vittorie ma per la sua generosità e la sua sensibilità con cui è stato capace di riunire milioni di tifosi attraversando generazioni diverse”, ha commentato Panieri menzionando l’attività che continua a svolgere la Fondazione Ayrton Senna nel campo dell’educazione e del sostegno alla crescita delle fasce più deboli. “Quattro nazioni che si incontrano e gente da tutto il mondo per Ayrton e Roland: lo sport è un ponte di pace”, ha aggiunto Panieri. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato di un Ayrton convinto di vincere in quel pomeriggio di trent’anni fa. “Nella sua auto venne trovata la bandiera austriaca: lui voleva dedicare la sua vittoria a Roland, il collega morto il giorno prima. Questa è la dimostrazione di quanto lo sport possa unire, un messaggio di fratellanza e amicizia. Viveva di valori: non era solo un atleta capace di vincere ma era un atleta completo perché dentro di sé albergavano i veri valori dello sport ed è stato esempio per i giovani”, ha sottolineato Tajani esprimendo parole positive anche per la figura di Roland che pure aveva faticato molto come Ayrton per raggiungere il successo nella Formula Uno. Il Ministro ha lanciato un messaggio di pace soprattutto per il Medio Oriente. “Credo molto nella diplomazia dello sport: il primo dialogo tra Stati Uniti e Cina avvenne durante un incontro di ping pong”, ha precisato Tajani ricordando come anche le Olimpiadi fossero un momento all’interno del quale ogni ostilità in corso cessava. “La scomparsa di questi due grandi atleti sia un seme perché i valori dello sport possano sempre più diffondersi ed essere apprezzati dai giovani bisognosi di esempi positivi”, ha aggiunto Tajani. “Ricordiamoli con un sorriso, ci stanno guardando dall’alto: sono convinto che il vostro grido di tifosi arrivi fino in cielo”, ha concluso Tajani. Mauro Vieira, Ministro degli Esteri del Brasile, ha evidenziato che “ogni brasiliano ricorda dove fosse e cosa stesse facendo in quella mattina del 1maggio 1994” mentre riecheggiavano al di là dell’Oceano le tragiche notizie provenienti dall’Italia sull’incidente avvenuto alla Curva Tamburello che causò la morte di Ayrton Senna che fu “molto più di un semplice idolo della Formula Uno: un eroe per generazioni di brasiliani”. Vieira ha inoltre ricordato come l’anno scorso Ayrton Senna sia stato dichiarato patrono dello sport in Brasile. Alexander Schallenberg, Ministro degli Esteri dell’Austria, ha sottolineato come “non si potrà mai dimenticare quel tragico week-end” che fece trattenere il respiro a tantissime persone davanti alle immagini televisive. Schallenberg ha quindi espresso la sua profonda vicinanza a familiari ed amici dei due piloti che persero la vita e che erano uniti dalla stessa passione per la Formula Uno. Stefano Domenicali, CEO di Formula Uno, ha ricordato come la vita sia fatta di momenti e che da quel tragico momento la Formula Uno sia cambiata. “Abbiamo bisogno di esempi positivi e anche oggi portiamoci a casa questo sentimento”, ha rilevato Domenicali. Presenti alla cerimonia anche Anna Maria Bernini (Ministro dell’Università), Teodoro Lonfernini (Segretario di Stato della Repubblica di San Marino) e Giancarlo Minardi (Presidente di Formula Imola). (Simone Sperduto/Inform)

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