Il Maie contro la chiusura dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo

MOVIMENTI POLITICI 

Ricky Filosa: “Scriveremo al presidente della Repubblica”

SANTO DOMINGO – “Scriveremo al presidente della Repubblica, la nostra ultima possibilità, visto che lo strumento approvato dal Consiglio dei ministri per la chiusura della sede diplomatica è il decreto del capo dello Stato”. Così Ricky Filosa, coordinatore del Maie in Centro America, dopo l’approvazione da parte del Cdm di un provvedimento per sopprimere l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, Repubblica Dominicana (v. Inform http://comunicazioneinform.it/decisa-la-soppressione-di-quattro-ambasciate-e-della-rappresentanza-permanente-presso-lunesco/

“Noi continueremo a combattere, non molliamo”, assicura Filosa, che risiede proprio a Santo Domingo. Filosa ricorda come il Maie  si sia “dato da fare fin dall’inizio per contrastare una decisione giudicata da subito un grave errore” con “raccolte di firme, petizioni online, manifestazioni davanti alla sede diplomatica, conferenze stampa che hanno coinvolto i media locali”

Filosa ricorda ancora una volta che “nella Repubblica Dominicana esiste una comunità di circa 50mila italiani, dei quali 8.500 iscritti all’AIRE”, che “oltre 80mila turisti italiani ogni anno viaggiano a Santo Domingo”e che in Repubblica Dominicana sono “presenti almeno 400 imprese italiane registrate alla Camera di commercio”. “Da segnalare che peraltro l’Ambasciata di Santo Domingo, che da mesi non ha già più un ambasciatore residente, offre i suoi servizi anche alle comunità italiane di Antigua e Barbuda, Giamaica, Haiti e S.Kitts e Nevis” aggiunge Filosa, evidenziando anche che “nell’isola dei Caraibi ogni anno scelgono di trasferirsi centinaia di italiani, pensionati ma anche giovani pronti a investire e a creare lavoro”. E criticando fortemente il “governo a guida Pd”:  “Se il voto degli italiani nel mondo avrà ancora un valore – conclude l’esponente del Maie – lo sapremo usare nel modo giusto”.  (Inform)