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Governo-Regione Calabria, l’intervento del Premier Meloni alla cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione

ISTITUZIONI

 

GIOIA TAURO – Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto un intervento a Gioia Tauro in occasione della cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Calabria. Nel suo intervento il Premier ha anzitutto espresso il cordoglio per l’incidente avvenuto a Firenze che ha coinvolto degli operai al lavoro in un cantiere. Sul tema oggetto della sua visita istituzionale, Meloni ha invece spiegato che i Fondi di sviluppo e coesione sono i fondi principe che servono a combattere il divario tra i territori. “Quando siamo arrivati al Governo ci siamo resi conto che queste risorse in molti casi non si spendevano. Non si spendevano nella loro totalità o si spendevano con enormi ritardi. Non credo che una Nazione come la nostra, che ha oggettivamente bisogno di risorse, può permettersi di non far arrivare sul territorio fino all’ultimo centesimo delle risorse che ha a disposizione”, ha rilevato Meloni ringraziando il Ministro Fitto per il lavoro svolto nell’avviare un confronto con tutti i Presidenti di tutte le Regioni per fare una mappatura di quello che era lo stato della spesa della precedente programmazione. “All’esito di questo confronto che abbiamo avviato con tutte le Regioni, è nato il Decreto Sud. Il Decreto Sud riorganizza i Fondi di coesione e istituisce questi accordi di coesione”, ha aggiunto il Premier ricordando ci si è mossi anche per stabilire alcuni principi e cioè che ad esempio le opere che non vengono realizzate si possono de-finanziare per mettere quelle risorse su opere che possono essere realizzate. In proposito Meloni ha parlato di una strategia che va di pari passo con il PNRR. “Ricordo tutti gli allarmi che sono stati lanciati sul PNRR: nel 2023 l’Italia ha terminato tutti gli obiettivi della terza rata, che erano quelli che noi ereditavamo; ha ottenuto il pagamento della terza rata e ha presentato gli obiettivi della quarta rata; ha ottenuto il pagamento della quarta rata e ha presentato gli obiettivi della quinta rata”, ha aggiunto Meloni. “Abbiamo liberato 21 miliardi di euro di risorse che possiamo spendere per alcune priorità che secondo noi sono tali, tipo il sostegno al sistema produttivo. Ci sono 12 miliardi e mezzo di euro nuovi per gli incentivi alle imprese, di cui oltre 6 su Transizione 6.0. Ci sono le risorse per gli agricoltori…Abbiamo lavorato sull’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. Abbiamo messo nuovi soldi sulla sanità per quasi un miliardo di euro”, ha rilevato il Premier, sottolineando come la Calabria sia la decima Regione che firma questo accordo: la prima che firma questo accordo nel Mezzogiorno d’Italia. “Con questo accordo mettiamo a disposizione di questo territorio 2 miliardi e 863 milioni di euro. Se a queste risorse aggiungiamo quelle che sono state rese disponibili da altre fonti di finanziamento, che sono circa 257 milioni, arriviamo qui con un investimento complessivo di 3 miliardi di euro. In queste risorse rientrano, per essere precisi, i 142 milioni di euro che sono stati già assegnati come anticipo nel 2021 e rientrano i 440 milioni di euro che abbiamo attribuito con una legge apposita alla Regione Calabria per combattere il rischio idrogeologico. Queste risorse serviranno a finanziare complessivamente 317 progetti per questo territorio”, ha spiegato Meloni parlando di obiettivi concentrati su poche e mirate priorità. Tra queste sono state citate le infrastrutture e dei siti con enormi potenzialità come il Porto di Gioia Tauro. “È un gioiello, è una delle maggiori infrastrutture nel Mediterraneo: è il primo porto italiano per traffico merci ed è il nono porto europeo per traffico merci”, ha rilevato il Premier, aggiungendo anche la questione geostrategica dell’Italia rispetto al Mediterraneo e all’Africa. Meloni ha poi ribadito la scelta di questo Governo di tornare a rendere l’Italia centrale nel Mediterraneo e nei rapporti con l’Africa, ricordando il piano strategico con l’Africa denominato ‘Piano Mattei’ e l’obiettivo di fare dell’Italia l’hub di approvvigionamento energetico d’Europa. L’idea, secondo Meloni, è quella di mettere insieme due interessi: “l’interesse dell’Africa a crescere, prosperare e vivere delle risorse delle quali dispone e la difficoltà che invece oggi soprattutto l’Europa del Nord ha nell’approvvigionamento energetico”. Il Premier ha rivendicato anche la scelta di istituire un Ministero del Mare, avviando un Piano strategico del Mare, così come la creazione di una Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno. (Inform)

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