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Germania, Consolato Generale d’Italia a Francoforte: “Intelligenza artificiale nello spazio: opportunità e sfide in questo settore”, conferenza di Gabriele De Canio (ESA ) al Physikalischer Verein (22 febbraio)

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Per il ciclo Sidereus Nuncius – Dialoghi italo-tedeschi sulla scienza

 

FRANCOFORTE SUL MENO – Sentiamo tutti i giorni parlare di intelligenza artificiale, sia in positivo che in negativo, sia essa una macchina dialogante generativa o un sistema intelligente di controllo. Insomma, una nuova classe di sistemi interattivi sempre più presenti e permeanti che ormai giocano un ruolo importante nella vita di tutti i giorni anche pensando solo ad applicazioni nei nostri cellulari o nei nostri navigatori in auto.Sono sistemi utilizzati per interagire con persone fisiche o nel settore dell’automazione ovvero per generare contenuti di varia natura che vanno dai testi, alle immagini, all’analisi di dati complessi in svariati settori, dalla finanza alla medicina, dal giornalismo all’editing o alla lettura di testi ed immagini, dalla progettazione alla realizzazione di oggetti e materiali o nuove prestazioni di robot intelligenti nei settori della produzione industriale. Anche nel settore dell’esplorazione dello spazio l’intelligenza artificiale è diventata via via un alleato cruciale, con il proposito di rendere le missioni più sicure, efficienti e complete. Domani 22 febbraio, alle ore 19, presso il Physikalischer Verein di Francoforte (Robert Mayer Str.2), per il ciclo Sidereus Nuncius – Dialoghi italo-tedeschi sulla scienza, l’ufficio culturale del Consolato Generale d’Italia a Francoforte – in collaborazione con il club culturale italiano ESOC- EUMETSAT –   ha organizzato una conferenza  proprio su come l’intelligenza artificiale viene (e verrà) utilizzata più diffusamente nei prossimi anni in settori strategici dell’attività spaziale, ambiti che  riguardano la pianificazione, la realizzazione, il controllo di una missione, così come l’ analisi dei dati provenienti delle missioni interplanetarie robotiche o quelle prossime con la presenza di astronauti. Sarà il Dr. Gabriele De Canio, ingegnere aerospaziale che dal 2018 lavora all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel settore ricerca e sviluppo, a parlare sul tema “Intelligenza artificiale nello spazio: opportunità e sfide in questo settore”. Da oltre tre anni Canio è responsabile di un progetto per apportare automazione alle operazioni delle missioni spaziali attraverso l’IA, curando e gestendo lo sviluppo di una roadmap valida dal punto di vista commerciale e tecnologico per automatizzare ulteriormente le operazioni spaziali sfruttando l’intelligenza artificiale. Da quest’anno ne gestisce anche l’attuazione. Infatti la Direzione delle Operazioni dell’Agenzia Spaziale Europea presso il Centro Europeo per le Operazioni Spaziali (ESOC) di Darmstadt è da anni pioniera nell’uso dell’IA per le operazioni spaziali.

Nel 2021 è stato compiuto un grande sforzo per consolidare i possibili casi d’uso e definire una chiara direzione strategica per garantire che l’IA potesse essere adottata su scala più ampia. Ciò ha portato alla creazione della roadmap sull’intelligenza artificiale per l’automazione delle operazioni nello spazio.  L’attuazione della roadmap A2I ha comportato e comporta lo studio e lo sviluppo di applicazioni basate sull’IA per, tra l’altro, automatizzare e supportare la prognostica e la diagnostica, la pianificazione e la programmazione di tali operazioni, così come la reportistica o l’analisi di dati provenienti dalle missioni nel sistema solare. Ciò significherà l’utilizzo di diversi tipi di IA, tra cui anche l’IA generativa. L’intervento del Dottor De Canio fornirà una panoramica sulle opportunità, le sfide dello sviluppo e dell’implementazione di applicazioni di intelligenza artificiale presso l’ESOC dell’ESA facendoci avvicinare quindi ai settori dove ora gradualmente verrà implementata la fase operativa e di attuazione della roadmap.  Ambiti quali –  solo per citare alcuni dei primi cinque individuati – l’autonomia delle missioni, intesa come pianificazione delle rotte, la navigazione,  la simulazione di varie casistiche, la gestione delle risorse primarie e persino prendere decisioni in tempo reale durante le missioni senza dover attendere il comando da Terra. Inoltre il controllo in autonomia dello stato di salute e di funzionamento del satellite. Così come l’analisi di dati provenienti dalle sonde di esplorazione robotica su pianeti inospitali o asteroidi anche grazie ad esperimenti scientifici in loco dei materiali prelevati oppure la risoluzione di situazioni limite e complesse nelle operazioni di un rover in superficie. Un settore affascinante e ricco di forti sviluppi futuri anche per le missioni di questo decennio che prevedono la presenza di astronauti sulla luna o su un modulo lunare oppure nel prossimo decennio in viaggio verso Marte. (Inform)

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