PARTITI
Una dichiarazione del segretario Partito democratico in Argentina
BUENOS AIRES – “Il risultato del Partito Democratico è straordinario, nessuna forza politica di centrosinistra in Italia era mai riuscita a raggiungere questo consenso. E’ la conferma del sostegno della società civile all’azione di governo di Matteo Renzi, che ha saputo con coraggio coniugare concretezza delle scelte, speranza per il futuro e fiducia nelle possibilità dell’Italia di farcela ad uscire dalla difficile situazione di oggi”, DICHIARA Francesco Rotundo, segretario del Partito democratico in Argentina.
“Con questo risultato Renzi, il governo e il Pd – prosegue Rotundo – escono più forti e definitivamente legittimati. Ma è un risultato che ci carica anche di responsabilità poiché adesso le riforme ed i cambiamenti necessari dovranno essere continuati e realizzati in tempi brevi. Riforme per far ripartire il sistema, le istituzioni, il commercio estero, gli investimenti, l’occupazione e l’economia in generale. Il ringraziamento principale va dunque a Matteo Renzi, senza il quale, occorre riconoscerlo, mai il Pd avrebbe potuto raggiungere questi risultati esaltanti. Ma va anche a tutti gli esponenti ed i candidati del Pd che con generosità hanno reso possibile questo successo, ai Circoli Pd Europa ed anche a tutti gli altri Circoli Pd della Circoscrizione Estero che hanno contribuito nelle forme possibili. Il Pd Argentina, pur non essendo direttamente coinvolto nella tornata elettorale, si è attivato nelle forme possibili, coinvolgendo l’associazionismo, chiamando o connettendosi con i propri familiari e conoscenti in Italia, e diffondendo le liste dei candidati, i loro programmi e facendo conoscere gli obbiettivi politici ed istituzionali del Pd. A loro va il mio ringraziamento quale segretario nazionale del Pd Argentina. Ad oggi non sappiamo ancora quale schieramento guiderà la nuova Europa, ma una cosa è certa : il Pd è il primo partito dello schieramento democratico e progressista europeo, sarà certamente quello che più spingerà per cambiare quello che da cambiare c’è in Europa, per sostituire l’austerità ed i tagli con la crescita e la ripresa dell’occupazione. Ma anche per sostenere e rilanciare con determinazione il rapporto euro latinoamericano, un rapporto che si fonda su ragioni storiche, culturali e linguistiche comuni e che è di comune interesse : per l’Italia, per l’Europa e per l’America meridionale”. (Inform)