direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Festival della Migrazione: quei 70mila italiani emigrati in Africa

ITALIANI ALL’ESSTERO

Da “Migrantes Online”

 

ROMA –  Sassuolo ha ospitato, dentro il ricco programma del Festival della Migrazione, dedicato al rapporto tra Europa e Africa, anche la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 (RIM), promosso e realizzato dalla Fondazione Migrantes. L’evento è stato aperto dal saluto di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione, e dall’introduzione della curatrice del Rapporto, Delfina Licata. Tra gli interventi, un’altra ricercatrice della Fondazione e co-autrice del Rapporto, Marisa Fois, ha presentato un focus sul tema “Cittadinanza e Africa”.

L’Europa e il continente americano sono e sono sempre stati la principale meta della mobilità all’estero degli italiani. Ma ci sono italiani emigrati in tutti e 5 i Continenti. Per fornire un dato relativo all’ultimo anno, il 54,2% dei 6,1 milioni di iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) si trova in Europa (più di 3,3 milioni, di cui oltre 2,5 milioni nell’UE a 15) e il 40,6% in America (oltre 2,4 milioni, di cui 2 milioni in quella centro-meridionale). A seguire: oltre 167 mila in Oceania (2,7%), più di 78 mila in Asia (1,3%) e ma anche 70 mila in Africa (1,1%). Il RIM si occupa di tutte le italiane e gli italiani sparsi nel mondo. Pertanto dedica le sue pagine e i suoi studi anche alle comunità italiane nel continente africano, in particolare presenti in 6 Paesi: Etiopia, Libia, Marocco, Senegal, Sudafrica e Tunisia.

Se per alcuni Paesi è facile immaginare le relazioni storiche con l’Italia – e per Etiopia e Libia, in particolare, quelle legate al passato coloniale del nostro Paese – è bene rilevare che è in Sudafrica che si trova la più importante comunità italiana di tutto il continente africano – con oltre 33 mila emigrati censiti dall’AIRE nel 2024 –, la cui origine risale agli anni Quaranta, con il trasferimento di oltre 100 mila soldati italiani, catturati dagli inglesi nei fronti dell’Africa settentrionale e orientale, in uno dei più grandi campi di prigionia nei pressi di Pretoria.(Migrantes Online/Inform)

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