Esuli fiumani giuliani e dalmati: un documentario di Cristina Mantis “Fertilia Istriana”

MEMORIA

ROMA- “ A Fertilia, piccola Istria, si respira la storia di quell’esodo, in cui sardi ed esuli si tesero la mano”. Cristina Mantis, dopo “Magna Istria”, torna a parlare di esuli fiumani giuliani e dalmati nel nuovo documentario dal titolo “Fertilia Istriana” . Il docufilm, uscito in occasione del Giorno del Ricordo , è scritto da  Mantis insieme ad Francesca Angeleri e Daniela Piu ed è prodotto da Gianmichele Manca in collaborazione con Sguardi Altrove Film Festival.

Fertilia (Alghero)  nel 1947 accolse fraternamente 600 profughi da Istria, Fiume e Dalmazia con le loro drammatiche storie e il loro  bagaglio di dolore . Gli esuli furono ospitati negli edifici costruiti dal regime fascista nel 1936 per accogliere originariamente la popolazione in eccesso del ferrarese.

 Il documentario è stato girato lo scorso settembre tra le vie di questa  “piccola Istria”, come l’ha definita la stessa regista . “Si respira in essa – sottolineano i produttori dell’opera – la storia dell’esodo, rimasta sospesa e mai veramente approfondita nei libri di storia. La preparazione di ricette istriane, qui riviste dalla tradizione sarda, rende possibile l’esercizio della memoria del doloroso esodo e la non meno faticosa integrazione dei profughi che qui trovarono rifugio. Ma, a differenza di quello che successe in altri luoghi, in Sardegna è germogliato l’albero dell’accoglienza, che ha favorito l’integrazione e la rinascita, facendo di Fertilia esempio vincente d’incontro di culture che qui si tesero e si tendono la mano: la sarda e la giuliano-dalmata, l’algherese e la ferrarese. Il palpito di quanti, giunti a Fertilia in quegli anni, ancora la abitano, sarà raccolto dalla giornalista Francesca Angeleri, nipote di esuli, che, dopo aver percorso l’Istria in lungo e in largo, si perde nelle vie di Fertilia intitolate alle città istriane, ritrovando un pezzo della sua stessa storia”. (Inform)