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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Emiliano-romagnoli nel mondo come ambasciatori della qualità: seminario web tra Italia e Argentina sulla sicurezza alimentare

ASSOCIAZIONI

Organizzato dall’Istituto Italiano Fernando Santi – Sede Regionale Emilia Romagna

 

ROMA – Si è tenuto online il seminario “Sicurezza e igiene alimentare, tecniche dell’industria conserviera, dei prodotti dell’agricoltura e della pesca” organizzato dall’Istituto Italiano Fernando Santi – Sede Regionale Emilia Romagna, rappresentato dal Vicepresidente Luciano Luciani che ha moderato l’incontro: protagonisti gli emiliano-romagnoli all’estero come ambasciatori della qualità alimentare. L’evento ha visto il contributo della Regione Emilia Romagna – Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Nel corso dell’incontro Dario Cortese, Console Generale d’Italia a Mar del Plata, ha evidenziato l’importanza di conciliare l’industria agroalimentare e la pesca nel rispetto dell’ambiente: “un aspetto molto sentito in Ue ed anche in Argentina, un asse attorno al quale bisogna costruire i rapporti bilaterali oltre a rafforzare la storica amicizia tra i nostri due Paesi. Da un lato abbiamo il know-how italiano nel settore agricolo e della pesca, dall’altro c’è un Paese come l’Argentina che ha molte risorse”, ha spiegato Cortese menzionando anche l’importanza di un porto come quello di Mar del Plata: “primo porto argentino per volume di pescato e per volume di esportazione, costruito da italiani”, ha sottolineato il Console parlando del bisogno di rapporti commerciali da tessere insieme al mondo accademico.

Fabio Fava, Prorettore dell’Alma Mater di Bologna, ha parlato del circuito del riuso e di sostenibilità, quindi di allungamento delle filiere alla ricerca di margini d’innovazione. Anche l’Argentina ha previsto un’azione specifica sulla bioeconomia circolare da almeno un anno; così allo stesso modo il cosiddetto ‘implementation action plan’ sarebbe parte integrante del Green Recovery italiano come previsto dalla Presidenza del Consiglio. “L’obiettivo di tutto questo è attuare anche un recupero dei disagi che stiamo attraversando”, ha spiegato Fava riferendosi naturalmente alla pandemia. Antonio Trifirò, Comitato Scientifico dell’Istituto Italiano Fernando Santi, ha trattato il tema della refrigerazione dei prodotti alimentari: “un punto nevralgico e un tassello importante in termini di costi, che ha però anche una ripercussione sulla qualità della materia prima”, ha spiegato Trifirò mostrando alcune slide esplicative su come il passaggio dalla refrigerazione tradizionale a quella cosiddetta ‘passiva’ possa determinare determinati vantaggi, oltre ad un minore dispendio di energia elettrica per le celle frigorifere. Si tratta di nuovi sistemi di refrigerazione che sfruttano la capacità di congelamento di un liquido posto all’interno delle pareti, mantenendo così la temperatura interna molto più costante di quanto avvenga usando corrente elettrica, soggetta per natura a sbalzi. Inoltre una saturazione dell’umidità di circa il 90%, che elimina ossigeno e quindi limita i fenomeni ossidativi sulla materia prima e lo sviluppo di una flora batterica aerobica, determina una migliore qualità conservativa degli alimenti stessi. “Il risparmio energetico può arrivare all’82% senza contare la minore emissione di Co2: una risposta ambientale sostenibile e anche un consistente risparmio economico”, ha spiegato Trifirò.

Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, ha evidenziato la longevità della rete camerale italiana in Argentina. “Serve un approccio ‘glocale’, partendo dai territori e proiettandosi in contesti globali. I soggetti di connessione nell’economia circolare sono proprio le Camere di Commercio: una rete di connessione per mettere insieme logica imprenditoriale, università, innovazione, business ed eccellenze. Occorre però un supporto non solo a livello bilaterale ma transnazionale, creando così complesse triangolazioni tra Paesi”, ha aggiunto Esposito. Andrea Zanlari, Presidente della Stazione Sperimentale Industrie Conserve Alimentari di Parma e Angri nonché Presidente della CCIAA di Parma, ha parlato delle necessità di “una contaminazione di coscienze, di conoscenze e di cultura agroalimentare”. Riferendosi all’Italia ha evidenziato la fierezza di avere come patrimonio una “cultura dell’alimentazione sana e nel rispetto dell’ambiente”, ha aggiunto Zanlari facendo poi riferimento al prezioso strumento della Borsa merci telematica italiana, specializzata nell’agroalimentare, a disposizione del sistema camerale.

Marcelo Carrara, Presidente dell’Associazione Nuove Generazioni Terra di Mar del Plata e consigliere Cgie, ha ricordato come questa pandemia abbia di fatto rallentato la possibilità di interscambi e visite reciproche in presenza per incentivare le diverse attività in cantiere. Carrara ha anche menzionato la ricchezza di un territorio, come quello di Mar del Plata, dove le attività produttive ruotino attorno a punti di riferimento importanti come gli enti preposti al mondo della pesca e il porto, ma anche al mondo universitario. Per quanto riguarda invece l’Italia, è stato menzionato il lavoro di tutto il sistema Paese: quindi non solo la rete diplomatico-consolare ma anche la rete camerale, nonché il lavoro costante di Comites e Cgie. “Parlando della numerosa comunità italiana presente non solo in Argentina ma in tutta l’America Latina si deve rimarcare il raddoppio degli sforzi in favore di questa comunità che nutre un’enorme passione per l’italianità: dobbiamo cogliere l’opportunità storica di diventare piccoli ambasciatori di questa italianità investendo principalmente nelle nuove generazioni”, ha rilevato Carrara che vede in questo rinnovamento la via maestra da seguire con intelligenza e lungimiranza per l’italianità nel mondo. Come ammesso dallo stesso consigliere Cgie, il Covid ha portato a dover rimodulare programmi e tabelle di marcia ma senza impedire lo sviluppo di progetti. “Con l’Istituto Italiano Fernando Santi abbiamo reinventato l’idea di un interscambio arrivando a questo momento di riflessione: l’inizio di un lavoro reciproco da svolgere con regolarità per i futuri progetti da fare insieme e per sviluppare iniziative da svolgere nei prossimi anni, creando così un tavolo di lavoro”, ha evidenziato Carrara ponendo infine l’attenzione sul tema sempre molto attuale del turismo delle radici.

Marco Fabbri, Neopresidente della Consulta regionale degli emiliano-romagnoli nel mondo, ha parlato delle progettualità finanziate dalla Consulta come di un investimento. “Non vi siete lasciati intimorire dal brutto momento che stiamo vivendo e la resilienza ha portato noi tutti a riadattarci. Chi mi ha preceduto ha fatto un ottimo lavoro e ora bisogna dare continuità a queste progettualità. Si è parlato di economia circolare e di ‘new green deal’: anche noi come Regione Emilia Romagna siamo impegnati nell’assemblea legislativa nel patto per il lavoro e per il clima”, ha ricordato Fabbri sottolineando l’impegno in questo senso da parte del Presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Abbiamo un rapporto viscerale con il mare – ha evidenziato Fabbri ponendo un parallelo tra la sua Comacchio e Mar del Plata – ma abbiamo anche necessità di un’economia che tenda a non produrre scarti, riutilizzando la materia e vedendo negli stessi rifiuti una risorsa”, menzionando in tal senso il progetto regionale volto alla riduzione dei rifiuti pro capite del 25% . Quindi il tema del turismo: “in Italia è cresciuta la consapevolezza delle risorse naturali, compresi i parchi regionali e nazionali”, ha concluso Fabbri parlando delle bellezze della sua terra, in particolare della zona di Comacchio dove da sempre si vive del mercato di anguille e sale; negli ultimi anni è cresciuta anche la coltivazione della vongola che oggi genera fatturati altissimi. (Simone Sperduto/Inform)

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