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Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Documento politico dell’AICCRE approvato dalla direzione riunita a Roma in vista delle elezioni europee

ASSOCIAZIONI

Nel nome dei padri (dell’Europa)

ROMA – “Gli elettori votino e sostengano quelle forze politiche che si richiamano alle ragioni fondative dell’Europa e che si impegnano nell’affermazione di un assetto politico e istituzionale federale dell’Unione Europea attraverso il rilancio dell’iniziativa costituente avviata da Altiero Spinelli nel 1980-1984”: così si chiude il documento politico dell’AICCRE approvato il 28 aprile, dalla direzione dell’Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa riunita a Roma.

L’Unione europea sta attraversando uno dei momenti più bui dalla sua costituzione: l’euroscetticismo crescente trova terreno fertile nell’assenza di un progetto politico forte che sappia ridare slancio ad un processo di integrazione europea non solo fermo al palo da anni ma in pericolosa fase regressiva. L’opinione pubblica è lontana dall’Europa, anche perché il dibattito mediatico ristagna in noiosi ed arzigogolati termini economico-finanziari che pochi comprendono e molti allontanano dal progetto Europa. Unione vista sempre più come una matrigna cattiva e che costringe a sacrifici, attraverso il braccio armato della moneta unica, l’euro, alla quale gli euroscettici danno la colpa della crisi economica. Si butta via il bambino con l’acqua sporca, insomma. Oltretutto, in un mondo in divenire dove, a nuovi colossi economici emergenti, si accompagnano aree piene di tensioni militari che necessiterebbe di un’area di pace, di un punto fermo, grande e civile come l’Europa.

La ricetta per la malata Europa c’è e non è scaduta, anzi, è sempre più attuale. Anzi, le ricette: dal manifesto di Ventotene, alla dichiarazione Schuman, al progetto Spinelli del 1984. Tutte che vanno nella direzione del federalismo, inteso come struttura politica e morale capace di garantire la “pace perpetua” e un’area di prosperità e cooperazione. Tocca al nuovo Parlamento europeo riprendersi il ruolo naturale (l’unica istituzione europea eletta dai cittadini) di svolgere il ruolo costituente per l’Europa federale. Potrà farlo. Dovrà farlo.

PER IL RILANCIO DELL’INIZIATIVA COSTITUENTE EUROPEA, il documento dell’AICCRE per le elezioni europee.  (Inform)

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