ESTERI
LUSSEMBURGO. – La Delegazione Italiana presso l’Assemblea Parlamentare della Nato ha partecipato alla sessione primaverile dell’Assemblea in Lussemburgo. Lo comunica Nicola Carè, deputato del Pd (circoscrizione Estero-ripartizione Africa, Asia,Oceania, Antartide) che insieme a Lorenzo Cesa (Presidente) Andrea Orsini (Vicepresidente) e insieme ai colleghi Calovini, Cantone, Crippa, Formentini, Tremonti, Barcaiuolo, Losacco, Malpezzi, Marcheschi, Orsomarso e Paroli fa parte della Delegazione Italiana. “La sessione – informa l’on. Carè – si è aperta con la riunione congiunta della Commissione permanente, l’organo decisionale dell’Assemblea,con la Commissione Nato-Ucraina, nel corso della quale il co-presidente ucraino Kornyenko ha richiamato in particolare l’attenzione sulla necessità, da parte ucraina, di potenziare l’azione difensiva, con il sostegno dei paesi dell’Alleanza. Successivamente, si è svolta la riunione della Commissione permanente, seguita il 20 e 21 maggio da quella delle 5 Commissioni dell’Assemblea: Difesa, Economica, Scienza e Tecnologia, Politica e Democrazia e Sicurezza, alle quali hanno partecipato i parlamentari italiani. Tra i temi al centro del dibattito: la guerra in Ucraina, il ruolo globale della Cina, l’approvvigionamento alleato alla luce della nuova postura in materia di sicurezza e resilienza, il prossimo Vertice di Vilnius, la tutela delle infrastrutture marittime critiche, le nuove tecnologie, la sicurezza energetica e alimentare. Il 22 maggio ha avuto luogo la sessione plenaria, durante la quale si è svolta, come di consueto, una sessione di domande e risposte al vice segretario generale della Nato, Mircea Geoana. La delegazione italiana – informa ancora Carè – ha presentato un emendamento – laddove si chiedono nuovi impegni di spesa e investimento per la difesa oltre il 2024, superando un livello minimo di investimento del 2% del PIL per la difesa volto a chiarire quali spese possano rientrare nei livelli minimi richiesti, a fronte delle nuove sfide che si affacciano, quali la minaccia cyber, ambientale, alimentare o ancora il terrorismo” . (Inform)