direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Dalla Commissione Esteri della Camera, parere favorevole sul Documento di Economia e Finanza 2024

CAMERA DEI DEPUTATI

 

ROMA – La Commissione Esteri della Camera ha esaminato e espresso parere favorevole per le parti di competenza sul  Documento di Economia e Finanza 2024 e i sette allegati contenenti, rispettivamente: la relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate; il documento “Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica”; la relazione sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra; il documento sulle spese dello Stato nelle regioni e nelle province autonome; la relazione sull’attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi; il documento sugli indicatori di benessere equo e sostenibile; le relazioni dei Ministeri sul grado di raggiungimento degli obiettivi di spesa 2023-2025. Il Documento di Economia e Finanza – si legge nel parere – è stato predisposto tenendo conto della nuova disciplina del Patto di stabilità e crescita, più marcatamente orientata alla sostenibilità del debito pubblico e alla valorizzazione di una programmazione di medio-lungo termine della finanza pubblica, in particolare della spesa primaria. La previsione del PIL si attesta, per il 2024, all’1% mentre si prospetta pari all’1,2% nel 2025 e all’1,1 e allo 0,9% rispettivamente nel 2026 e nel 2027. A fronte di un quadro complessivamente incoraggiante, il Documento evidenzia che alcune dinamiche potrebbero indebolire l’attività economica, tra cui un’evoluzione meno vivace del commercio mondiale, il possibile indebolimento della domanda interna cinese e l’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche, nonché i rischi connessi alle condizioni dei mercati finanziari, che potrebbero incidere sul finanziamento del debito pubblico. Per quanto riguarda la finanza pubblica, la previsione a legislazione vigente per il quadriennio 2024-2027 conferma il progressivo rientro dell’indebitamento netto sul PIL lungo tutto l’orizzonte di previsione: l’indebitamento netto tendenziale della PA è previsto attestarsi al 4,3% del PIL nel 2024, per poi scendere al 3,7% nel 2025, al 3% per cento nel 2026 e quindi al 2,2% l’anno successivo. Per quanto attiene ai contenuti del Programma nazionale di riforma (PNR), si sottolinea il ruolo centrale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), non solo per il volume di investimenti previsti e l’impatto macroeconomico che ne deriverà, ma anche per la sua capacità di incanalare le risorse nazionali ed europee verso un unico programma di riforma, ambizioso e coerente. Nell’ambito del PNR, le riforme avviate nel settore giudiziario civile e dell’insolvenza, finalizzate al recupero di efficienza e competitività, dovrebbero contribuire a favorire nuovi investimenti in Italia, creando un contesto maggiormente attrattivo per gli investitori esteri. Con riferimento al settore fiscale, il decreto legislativo n. 209 del 2023 ha già provveduto ad allineare il sistema italiano alla recente evoluzione normativa internazionale ed europea in tema di contrasto all’evasione e all’elusione, nonché alle raccomandazioni OCSE nell’ambito del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting). Riguardo alla sezione concernente l’aiuto pubblico allo sviluppo (APS), il Governo conferma l’intenzione proseguire il percorso di avvicinamento graduale all’obiettivo dello 0,7% del RNL fissato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in linea con quanto previsto dall’art. 30 della Legge n. 125 del 2014, valorizzando gli strumenti previsti dalla citata legge anche nel quadro del Piano Mattei per l’Africa. Ciò premesso, la Commissione ha espresso parere favorevole. (Inform)

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