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Da Cividale del Friuli “una umana testimonianza” per il Giorno del Ricordo: “Radici, dalle foibe all’esodo, una umana testimonianza. Opere di Nino e Michele Gortan”

MOSTRE

 

CIVIDALE DEL FRIULI (Udine) – Da Cividale del Friuli “una umana testimonianza” per il Giorno del Ricordo: dal 10 febbraio al 12 marzo potrà essere visitata, con ingresso libero,  la mostra “Radici, dalle foibe all’esodo, una umana testimonianza. Opere di Nino e Michele Gortan” allestita nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti.

Riscoprire attraverso l’arte l’“umana testimonianza” conservata nell’intimità dell’anima per preservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra: la mostra propone una testimonianza diretta di quelle vicende attraverso la condivisione di un patrimonio culturale, storico ed artistico lasciato da Nino Gortan, profugo istriano, riletto e riproposto da Michele Gortan.

“Le opere gridano l’abbandono della propria terra, dei propri famigliari ed amici con la consapevolezza del non ritorno da una terra che aveva ospitato la mia famiglia dal 1778 circa – spiega Michele Gortan – Veniamo definiti, da chi conosce la storia di queste terre negli ultimi 250 anni, “Carnici passati per l’Istria”: non occorre aggiungere altro”.

Fortemente voluta dalla Giunta cividalese, la mostra desidera rendere omaggio al patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, ad un pezzo di storia spiegata in modo intimo e con una grande sensibilità dalle opere d’arte di un padre e di un figlio, nell’omaggio di Michele a Nino, genitore, avo, maestro. Lo stesso amore per la vita che – evidenzia l’amministrazione comunale –   papa Giovanni Paolo II nel 1984 rilevò benedicendo i mosaici dei Patroni della terra giuliano-dalmata che gli vennero presentati dall’autore dei pannelli Nino Gortan e da Rino Pastorutti, direttore della Scuola mosaicisti di Spilimbergo che realizzò i mosaici.

“E’ doveroso rileggere il passato; farlo attraverso la drammatica testimonianza della rappresentazione artistica di Nino e Michele rappresenta un progetto culturale di profondo significato”, hanno  dichiarato il vice sindaco Roberto Novelli e la consigliera delegata alla Cultura Angela Zappulla che hanno seguito in prima persona il percorso che porterà all’apertura della mostra.

Nino Gortan (Pinguente d’Istria 1931- San Daniele del Friuli, Udine 2001) si stabilisce a San Daniele del Friuli nel 1950. Opera come pittore e incisore, ma si distingue soprattutto come scultore. Sue opere si trovano a Montereale Valcellina, Gorizia (altorilievo in bronzo presso l’Istituto per il Commercio), Udine (altorilievi in bronzo presso l’Ospedale Civile – monumento commemorativo ai Martiri delle foibe ed all’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati presso il Cimitero Comunale), Atene (portali in bronzo per il santuario di S. Irene), San Daniele del Friuli (porte Bronzee e le “4 Virtù”, sculture in bronzo, per il Duomo). Per il governo del Camerun ha scolpito la statua di un eroe nazionale. Nel 1984 realizza diciassette cartoni per la serie dei Santi Patroni Dalmati e Giuliani, esemplari di modelli bizantini, tradotti in mosaico dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo per la chiesa di San Marco evangelista in Agro Laurentino a Roma.

Michele Gortan (San Daniele del Friuli, Udine 1964) è architetto, artista e Cultore della Materia (ICAR 19 – Restauro) presso l’Università IUAV di Venezia; esercita la libera professione con studio in San Daniele del Friuli e svolge la propria attività in Italia ed all’estero.  E’ stato presidente del Centro Friulano Arti Plastiche. Dal 2014 ha iniziato un percorso personale e professionale sulla promozione dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che mirano entro il 2030 ad “eliminare la povertà, promuovere la prosperità economica ed il benessere delle persone” congiuntamente alla protezione dell’Ambiente attraverso l’arte e l’architettura sostenibile. E’ ideatore e curatore di “Agenda 2030 ART”. Ha promosso, coinvolgendo vari attori, workshop, seminari e cluster/laboratori sul tema della “Rigenerazione dello spazio pubblico” e sul ruolo dell’Arte pubblica, effimera, temporanea, street-art, progetti e politiche di rigenerazione urbana sostenibile in Italia ed Europa. Ha realizzato il monumento a ricordo delle vittime del terremoto del 1976 e dell’opera di soccorso, opera in bronzo statuario con un’altezza di 6,20 ml. (il primo bozzetto è attribuito a Nino Gortan, ripreso, reinterpretato e realizzato dal figlio Michele – Nino Gortan Invenit, Michele Gortan Sculpsit) collocato nel Comune di Gemona del Friuli, città simbolo della ricostruzione post – terremoto (inaugurato il 30 aprile 2011 in occasione del 35° anno dal sisma del 6 maggio 1976, alla presenza dell’on. Giuseppe Zamberletti all’epoca commissario straordinario) e il “Monumento” dedicato all’8° Reggimento alpini nel settembre 2018 presso la Caserma Feruglio di Venzone. (Inform)

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