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Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Crisi Russia-Ucraina, audizione del rappresentante italiano presso l’UE, Ambasciatore Pietro Benassi

CAMERA DEI DEPUTATI

 

ROMA – Le Commissioni riunite Affari Esteri e Politiche Ue della Camera dei Deputati hanno svolto, in videoconferenza, l’audizione del rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, Ambasciatore Pietro Benassi, sulla crisi tra Federazione Russa e Ucraina. Benassi ha parlato  “dell’azione ingiustificabile della Russia verso un Paese vicino che riporta indietro le lancette della storia europea”. Dopo l’annessione della Crimea nel 2014 da parte della Russia, secondo Benassi gli obiettivi di Putin sono ben chiari a maggior ragione dopo il riconoscimento nel mese scorso delle due Repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. “Un altro segnale preoccupante proviene dalla Bielorussia che, oltre a fornire una base logistica per l’intervento della Russia, ha approvato una riforma della costituzione eliminando lo status di Paese denuclearizzato e potendo così ospitare sul proprio territorio armi di altri Paesi”, ha evidenziato Benassi ricordando che l’UE ha adottato un pacchetto di misure senza precedenti. “I pacchetti sanzionatori hanno fin qui rappresentato una risposta alle violazioni della Russia”, ha spiegato Benassi sottolineando che ogni sanzione poggia su fondate basi giuridiche. La riposta europea è quindi su diversi livelli: anzitutto politica e di sostegno anche militare all’Ucraina. Lo scorso 24 febbraio è stato convocato un Consiglio europeo straordinario, all’indomani del riconoscimento da parte russa delle province separatiste del Donbass. “Parallelamente alle misure sanzionatorie l’UE ha quindi avviato una costante azione nelle organizzazioni internazionali procedendo, dove possibile, a isolare Mosca”, ha aggiunto Benassi evidenziando anche la risoluzione delle Nazioni Unite del 2 marzo. Da parte sua l’Italia avrebbe tentato in più occasioni di mediare per un allentamento della tensione anche con Mosca. E’ stata menzionata anche la recente domanda di adesione, in via urgente, dell’Ucraina all’UE inviata lo scorso 3 marzo proprio dal Presidente ucraino cui avrebbero fatto seguito anche quelle di Georgia e Moldova. “E’ chiaro che si tratta di un processo e non di un automatismo”, ha rilevato Benassi. Per far fronte alla crisi umanitaria in Ucraina, l’UE ha fornito finanziamenti e prestiti per oltre 17 miliardi di euro. A ciò si aggiungono ulteriori 120 milioni di euro in sovvenzioni per rafforzare la resilienza del Paese. Per gli aiuti militari l’Italia ha sostenuto la decisione europea inviando fornitura di materiale militare sia non letale che letale: il tutto per un valore di 500 milioni di euro. Il coordinamento di protezione civile e sostegno umanitario offerto dagli Stati membri ha visto finora l’impegno di 27 Paesi per un totale di 100 milioni di euro. (Inform)

 

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