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Crisi globali e Agenda 2030, audizione alla Camera Dei Deputati del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Fabio  Cassese

CAMERA DEI DEPUTATI

(fonte immagine Camera dei Deputati)

ROMA – Il Comitato permanente sull’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile presso la Commissione Affari esteri ha svolto l’audizione del direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Esteri, Fabio Cassese. Si è parlato della centralità dell’Agenda e degli obiettivi del documento triennale di sviluppo sostenibile. Cassese ha anche rilevato  l’importanza dell’equilibrio multilaterale con diversi attori complementari agli organismi internazionali. Cassese ha parlato delle crisi umanitarie interne a molti Paesi: “questo pone delle sfide notevoli”. Il Direttore Generale ha rievocato la recente crisi afghana che ha assorbito la seconda metà del 2021 insieme alla pandemia, quindi la recentissima crisi ucraina che ha necessitato di strumenti emergenziali poste in atto dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni della società civile. Le crisi determinano il fatto che la situazione emergenziale prenda il sopravvento rispetto a quella degli interventi programmatici per la cooperazione allo sviluppo. Cassese ha anche ricordato il summit di Matera incentrato sull’alimentazione. Ucraina e Russia sono esportatori di cereali e fertilizzanti: “le sanzioni non pregiudicano l’esportazione di questi beni ma è una scelta della Russia limitarla”, ha commentato Cassese evidenziando come il rischio  umanitario e sotto il profilo nutrizionale possa  a sua volta provocare ulteriori tensioni in alcune aree del mondo. Per quanto riguarda la campagna vaccinale anticovid è stata ricordata quella di respiro internazionale chiamata Covax. Il Direttore Generale ha inoltre ha posto in evidenza l’appuntamento del 23 e 24 giugno quando si terrà la conferenza pubblica nazionale per la partecipazione dei cittadini alla cooperazione allo sviluppo. 738 milioni è stato lo stanziamento alla cooperazione allo sviluppo l’anno scorso. Il Parlamento ha previsto un aumento di 100 milioni annui per rimpinguare il bilancio dell’AICS. Cassese, dopo aver ricordato che sono stati già investiti 26 milioni per l’emergenza ucraina e che probabilmente si arriverà alla soglia dei 40 milioni,  ha auspicato un decreto missioni che possa colmare determinati gap finanziari per arrivare quest’anno a 890 milioni per la cooperazione invece dei 738 dell’anno scorso. Un altro auspicio è stato quello della razionalizzazione del fondo rotativo e di un maggior equilibrio tra canale multilaterale e bilaterale.

Nel corso del dibattito Valentino Valentini (FI) ha ricordato come la cooperazione alla sviluppo sia fondamentale per combattere  problemi come la desertificazione o le carestie. Lia Quartapelle (PD) ha invitato a soffermarsi sulla questione dei diritti umani e la promozione dello stato di diritto. Anche Paolo Formentini (Lega) ha ribadito la questione dei diritti umani potenziando la presenza italiana nell’area dell’indo-pacifico. Sull’indo-pacifico Cassese ha confermato l’importanza strategica della zona per progetti ambientali: zona dove la presenza cinese rischia di essere egemonica. Accoppiare turismo sostenibile a cooperazione culturale sono altri due pilastri sottolineati da Cassese. Tornato sull’Afganistan, infine, il Direttore Generale ha ricordato la preoccupazione per donne e bambine sul fronte dei diritti umani. (Inform)

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