CAMERA DEI DEPUTATI
(fonte immagine Camera dei Deputati)
ROMA – Il Comitato permanente sulla politica estera per l’America latina, istituito presso la Commissione Esteri della Camera dei Deputati, ha svolto l’audizione della segretaria generale dell’Istituto italo latino americano (IILA), Antonella Cavallari, sull’attività dell’IILA anche in riferimento agli esiti della X Conferenza Italia-America latina e Caraibi del 25-26 ottobre 2021. In quell’occasione fu approvata una dichiarazione finale dei lavori che riaffermava la cooperazione tra l’Italia e i Paesi della regione sudamericana anche per il patrimonio dei valori condivisi con il multilateralismo; al contempo si riaffermava l’importanza della cooperazione in ambito scientifico e tecnologico, anche per far fronte comune alla pandemia. Riduzione di povertà e disuguaglianze erano tra le parole chiave dell’incontro dell’ottobre scorso. L’Italia si impegnava affinché la stessa UE prestasse maggiore attenzione all’America Latina, anche sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata. La X Conferenza era stata preceduta dal forum interparlamentare svoltosi alla Camera sul tema del ruolo dei parlamenti nei processi di integrazione a livello macro-regionale tra Europa e America Latina. Tutto questo nella consapevolezza dell’importanza della diplomazia interparlamentare per le relazioni internazionali.
Neo suo intervento Cavallari ha esordito ricordando che l’IILA è nata nel 1966 per ispirazione dell’allora Ministro degli Esteri Fanfani con un provvedimento che e fu approvato all’unanimità in Parlamento: “un segnale che caratterizza ancora oggi la nostra organizzazione andando oltre le logiche di contrapposizione, con una visione lungimirante di politica estera per un dialogo tra i venti Paesi latinoamericani e il governo italiano”, ha spiegato Cavallari sottolineando come con l’IILA si disponga di uno spazio di dialogo interregionale che aiuta a superare la polarizzazione che generalmente vige nell’area in questione. Grazie alla presenza dell’IILA si mantiene questa opportunità di rapporti e si consente all’Italia stessa di condividere le proprie migliori pratiche a livello di istituzioni, di università e imprese”, ha aggiunto Cavallari che vede nei progetti di cooperazione le migliori professionalità italiane. Un vantaggio che consente l’IILA è quello di interfacciarsi in una sola sessione di lavoro con venti Paesi dell’America Latina. “L’Italia fa parte dei principali programmi di cooperazione europea in questa regione”, ha ricordato Cavallari ricordando il programma ‘Falcone e Borsellino’ sul contrasto alla criminalità. “La pandemia e la guerra ci ricordano inoltre l’importanza del multilateralismo inteso come sistema contrapposto al nazionalismo. Ci sono interessi enormi in America Latina che a volte si danno per scontati. Coltiviamo una continuità di rapporti con questa regione da oltre cinquant’anni”, ha evidenziato Cavallari invitando l’Italia ad approfittare dello strumento rappresentato dall’IILA che punta alla sostenibilità economica, ambientale e sociale. Cavallari ha voluto sottolineare che si tratta di iniziative in linea con quanto emerso nel corso della conferenza dell’ottobre scorso. “Il nostro metodo di lavoro riflette il concetto di ‘co-ownership’ che applichiamo da parecchi anni: questo vuol dire che i Paesi partecipano ai processi decisionali”, ha spiegato Cavallari annunciando per fine giugno (dal 20 al 24 con giornata di apertura alla Farnesina) un incontro tra agenzie spaziali europee e dei Paesi latinoamericani. L’obiettivo è la costituzione di un’agenzia spaziale latinoamericana. Altre filiere interessanti per l’Italia nei confronti di questi Paesi sono quelle dell’agroalimentare, del tessile e della moda: per l’anno prossimo c’è in programma una nuova edizione del forum PIMES, ossia dedicato alle piccole e medie imprese. Sull’energia c’è un accordo di collaborazione con Enel e sta pensando a progetti specifici orientati sulle cosiddette ‘città verdi’ in questa regione. Edmondo Cirielli (FdI) ha evidenziato l’importanza del multilateralismo ma anche l’obbligo o il dovere morale di attenzione per la presenza di molti italo-discendenti in quell’area del mondo che può rappresentare anche un mercato rilevante. Cirielli ha inoltre invitato a riflettere sull’opportunità di facilitare un rientro in Italia per quelle persone che vivono in zone difficili: in particolare il Venezuela. Piero Fassino (Presidente della Commissione Esteri) ha definito l’IILA una piccola ONU per il ruolo istituzionale che ricopre, nonché per i meccanismi decisionali. “Abbiamo tutto l’interesse a valorizzare questo strumento. Per noi l’America Latina è una zona strategica in sé ed essenziale per il nostro Paese”, ha spiegato Fassino evidenziando come le consistenti comunità italiane abbiano contribuito alla vita politica e sociale di quegli stessi Paesi. Fassino ha ricordato che il primo partner economico italiano in America Latina è il Messico, aspetto poco noto perché si darebbe per scontato che lo siano magari Paesi più blasonati come Argentina o Brasile. Fassino ha anche sottolineato come l’Italia sia tra i Paesi europei che maggiormente si stanno impegnando a favore del buon esito dell’iter per gli accordi di libero scambio tra Europa e zona Mercosur. Paolo Formentini (Lega) ha fatto appello per collaborare anche sul fronte dei rapporti bilaterali. (Inform)