direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Cittadinanza e radici a Bio-Bio e Ñuble

ITALIANI ALL’ESTERO

Su “Presenza” l’intervento del Consigliere CGIE del Cile Aniello Gargiulo all’ incontro civico-formativo del Com.It.Es a Concepción

 

CONCEPCIÓN – Dal 2015 ho l’onore di rappresentare i connazionali  del Cile nel Consiglio Generale degli italiani all’estero, il CGIE, la cui funzione principale  è quella  rappresentare le comunità italiane nel mondo e promuoverle   come vere  risorse per coltivare anche  le relazioni con l’Italia nei diversi ambiti: culturale, commerciale e oggi più recente con il programma di turismo delle radici che alimenta i viaggi delle nuove generazioni nelle terre di origine dei nonni e dei bisnonni alla scoperta delle proprie origini. Tutto ciò trova la sua logica, quando si tratta di mantenere il giusto equilibrio tra un’identità che non deve scomparire e l’integrazione nelle società locali.

Questo incontro promosso dal Comites del Cile, denominato: la comunità italiana di Concepción e del BIO BIO si riunisce in assemblea civica e formativa, non posso esimermi da alcune considerazioni personali anche considerando i già 30 anni di rapporti che ho avuto sotto diverse funzioni con le comunità italiane della Regione.

1.Se consideriamo i 55 italiani che nel 1890 erano residenti nella città di Concepción ed il numero di coloro che oggi  sono iscritti della Regione (circa  3300) nel Registro degli Italiani all’Estero, denominato A.I.R.E. che è stato istituito con legge del 27 ottobre 1988,  possiamo evidenziare un primo aspetto che caratterizza questa comunità italiana:  Una crescita che ha avuto origine e si è sviluppata come in altri luoghi, alimentando la presenza italiana nel mondo che oggi conta più di 7 milioni di iscritti in questo registro.

Inoltre, considerando che le stime sul numero di italo discendenti di seconda, terza, quarta e quinta generazione potenzialmente candidati alla cittadinanza italiana nel mondo intero, in 80 milioni ne risulta che la regione Bio Bio ha anche un buon potenziale numerico di candidati a questa cittadinanza. Mi limito solo a questi dati perché la questione della Cittadinanza verrà affrontata come indicato nel programma.

  1. Concepción fu anche una delle prime città del Cile nel 1887 ad avere la Presenza Salesiana (i membri della comunità dell’epoca erano tutti italiani) con uno stile di educazione che diede vita fin dall’inizio, a una delle prime scuole di arti e mestieri del Cile. In questo bisogna riconoscere come le radici italiane del lavoro iniziano a lasciare le loro tracce nell’ambiente con lo sviluppo di botteghe artigiane, così come di piccole imprese familiari e diverse che sono diventate di medie dimensioni e che oggi fanno parte del tessuto sociale e produttivo della regione.

3.All’inizio degli anni ’90 le opere migratorie della città si sono riunite e come obiettivo immediato hanno concentrato le loro energie per dare vita alla ‘attuale Scuola Italiana di Concepción.   Guardando indietro di 30 anni, senza dubbi la decisione è stata accertata.

In quegli anni 1994-1995 come presidente del Comitato delle Associazioni Regionali Italiane del Cile, il CARI, mi toccò organizzare a Concepción un incontro di giovani italiani del Cile con l’obiettivo anche di stimolare la partecipazione dei giovani di Capitan Pastene con un rapporto che diventasse più stretto ed efficace con le altre comunità italiane del Paese. Ricordo che anche in questa occasione abbiamo avuto la presenza di un diplomatico dell’Ambasciata d’Italia e da lì sono nate anche le prime collaborazioni a supporto della scuola italiana che stava muovendo i primi passi in un rapporto più diretto con quello che viene chiamato il Sistema Paese ed è poi entrata gradualmente nel circuito dei diversi tipi di Scuole riconosciute dal Ministero degli Affari Esteri italiano.

  1. Preoccupazione per l’italianità.  Va notato che non fu solo la scuola ad essere il nuovo motore dell’italianità.  Nel 2008, quando per motivi economici non è stato possibile per il governo italiano continuare a mantenere la Presenza di un Lettore   (cioè un docente  inviato e finanziato dal Ministero italiano qui all’Università di Concepción) per i corsi di italiano; connazionali come Il Preside Baccalari di questa casa di studio, la direttrice della scuola italiana, la professoressa Graziella Carro, la famiglia Boero, hanno raccolto questa sfida e nella linea  di un sostegno finanziario diretto anche se molto limitato, da parte del governo italiano, hanno dato continuità a questi  corsi per le diverse facoltà universitarie. Ogni anno circa 180 studenti si interessano per questi corsi.
  2. Identità e integrazione, due grandi pilastri della storia migratoria italiana nel mondo, qui a Concepción hanno mantenuto un equilibrio originale.  È un buon argomento da approfondire e proprio ora in questo Ateneo, con numerosi docenti, ricercatori e funzionari di origine italiana, ci troviamo nel luogo privilegiato per dare vita e senso ad una storia che per continuare a scriversi deve essere studiata e raccogliere le ricchezze del passato; per dimensionare e adattare i contributi civico-culturali alla realtà del presente e poter così soddisfare le condizioni per affrontare le sfide future. (Nello Gargiulo-Presenza*/Inform)

*Quindicinale della Comunità italiana in Cile

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