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Cinema: Anica e Farnesina presentano “cinque corti d’autore per raccontare capacità, bellezza e competitività”del nostro Paese

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ROMA – L’Anica in collaborazione con la Farnesina ha lanciato la prima iniziativa post-Covid di promozione del Paese attraverso il cinema e l’audiovisivo, con la partecipazione del Viceministro degli Esteri, Marina Sereni, e del Presidente di Anica, Francesco Rutelli. Il progetto consiste nella realizzazione, e successiva messa in onda sui canali ufficiali del Maeci, di cinque corti d’autore per raccontare la capacità, la bellezza e la competitività dell’Italia nel mondo. La call, rivolta ai talenti dell’audiovisivo, si è aperta lo scorso 10 luglio e terminerà il 4 settembre: questo consentirà di usufruire dei prodotti dal 2021. Sereni, che ha la delega alla promozione di lingua e cultura italiana all’estero, ha introdotto questo progetto ambizioso costruito insieme ad Anica ricordando la recente scomparsa del maestro Ennio Morricone, il quale proprio per il cinema ha realizzato colonne sonore che rimarranno nel tempo come indelebili capolavori assoluti. In realtà, per stessa ammissione del Viceministro, questo è soltanto uno dei molti progetti pensati in ambito istituzionale per incentivare la ripartenza del Paese nel post-pandemia.

Perché proprio il cinema? “Il cinema è uno strumento straordinario di proiezione dell’Italia nel mondo. E’ questa una sfida rivolta ai talenti del mondo del cinema e dell’audiovisivo: a loro abbiamo chiesto di raccontare il nostro Paese all’estero. C’è sempre una forte domanda d’Italia nel mondo e oggi serve uno sforzo collettivo per realizzare una nuova narrazione. Anica è quindi un partner fondamentale per questo progetto”, ha spiegato Sereni sottolineando come non saranno spot ma corti d’autore. Essi verranno trasmessi online ripetutamente sui siti della rete diplomatico-consolare per accompagnare le iniziative della Farnesina. Le risorse provengono dal decreto Cura Italia che ha destinato una parte consistente proprio alla promozione culturale del nostro Paese nel mondo. I 150 milioni del Cura Italia, stanziati per l’industria culturale, sono suddivisi in tre voci: 50 milioni per le campagne di comunicazione, 70 milioni per il fondo perduto alle imprese, 30 milioni per la promozione integrata. Questi ultimi 30 milioni sono a loro volta così ripartiti: 25 milioni sono destinati alle sedi estere, come quelle del circuito del Maeci, e 5 milioni sono invece proprio quelli previsti per i progetti culturali realizzati in Italia.

Rutelli ha parlato di questa iniziativa come di “un piccolo raggio di luce”. Questi cinque corti inediti saranno realizzati da autori noti a livello nazionale e internazionale ma anche da giovani talenti. L’obiettivo è quello di “aggregare personalità di spessore e giovani creativi”, ha spiegato Rutelli. I corti dovranno avere una durata massima di 3 minuti e dovranno descrivere la bellezza dell’Italia da cinque angolature diverse. I cinque settori scelti come soggetto di questi lavori saranno: design, architettura e moda; editoria e lingua italiana; cinema e audiovisivo;  spettacolo dal vivo, arte e patrimonio culturale. La speranza è di poter ammirare questi corti anche nelle sale quando i cinema riapriranno. E’ un laboratorio di idee che ha coinvolto enti rinomati e scuole prestigiose nonché circa 20 associazioni rappresentative del settore audiovisivo. Tra gli artisti che graviteranno attorno al progetto ci sono Serena Comencini, Saverio Costanzo, Paolo Genovese, Valeria Golino. La giuria vedrà una forte presenza femminile di grande rilievo: Maria Pia Ammirati (Presidente del Cinecittà Luce), Piera Detassis (Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), Monica Maggioni (giornalista), Ludovica Rampoldi (in rappresentanza degli autori), Gabriele Salvatores (regista e sceneggiatore). I progetti dovranno essere realizzati entro novembre. “Dai corti ci aspettiamo un racconto dell’Italia senza retorica e senza nasconderne la fragilità: quindi una ricchezza territoriale che però non sia quella da cartolina. Il premio per ciascuno dei corti sarà di 95 mila euro: un riconoscimento dignitoso benché non sia negli standard del mercato”, ha evidenziato Rutelli. Per quanto riguarda i diritti d’autore per le opere di questo progetto, il Presidente di Anica ha precisato come questi spettino al Maeci. Tutte le informazioni dettagliate ed il regolamento sono comunque consultabili sul sito ufficiale di Anica. (Simone Sperduto/Inform)

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