ASSOCIAZIONI
BELLUNO – Dino Dalla Vecchia, Giuseppe Polese, Mario Piccin, Guerrino Casanova, Giuseppe Corso, Ferdinand Aerts, Antonio Gabrielli, Rudolf Pohl, Marcel Marique… sono solo alcuni dei nomi letti durante la commemorazione della tragedia di Marcinelle che l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha organizzato lunedì 8 agosto davanti alla propria sede in via Cavour a Belluno.
Sono infatti stati letti tutti i 262 nomi e cognomi delle persone che persero la vita l’8 agosto 1956 nella sciagura avvenuta nella miniera di carbone Bois du Cazier, in Belgio.
“Ringrazio le autorità presenti, le Famiglie Abm con i propri gagliardetti, gli alpini e voi tutti per essere oggi presenti a ricordare il 60° di una delle tragedie più gravi nel mondo del lavoro e che ha colpito profondamente il nostro Paese”. Questo il commento del presidente dell’Abm Oscar De Bona che ha voluto inoltre ricordare come l’associazione stia approfondendo, attraverso studi e ricerche dedicati, il fenomeno migratorio nelle miniere. A tal proposito ha preso la parola Arnelio Bortoluzzi, autore del libro “Minatori della Valbelluna. Negli abissi di Mons.-Borinage”: “Sono stato spinto nella stesura di questo libro grazie alla vita di minatore di mio suocero. E’ doveroso non dimenticare il sacrificio fatto da queste persone per il bene della nostra provincia. Un sacrificio che li ha portati alla morte, vuoi per incidenti sul luogo di lavoro, vuoi per la terribile malattia della silicosi”. Gli ha fatto eco il vice presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin: “Belluno è stata ed è tuttora una terra di emigranti. Grazie all’Abm per quanto fa da oltre mezzo secolo per la dignità e la memoria dei nostri bellunesi residenti all’estero”.
Una toccante poesie scritta e letta dal vice presidente Abm Rino Budel ha preceduto un momento di preghiera da parte del delegato diocesano mons. Umberto Antoniol seguito dalla deposizione di una corona d’alloro, davanti alla stele degli emigranti realizzata dallo scultore Franco Fiabane (scomparso lo scorso anno), da parte del sindaco di Belluno Jacopo Massaro e dal vicesindaco di Sedico Manuela Pat.
La commemorazione si è conclusa all’interno del MiM (Museo Interattivo delle Migrazioni) Belluno con una serie di letture dedicate al lavoro in miniera e ad alcune testimonianze di ex minatori curate da Beatrice D’Alpaos ed Angelo Paganin.(Inform)