SENATO DELLA REPUBBLICA
Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, è stato illustrato dal relatore Michele Barcaiuolo (Fdi)
ROMA – Il Senato ha approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dello Scambio di Note verbali concernente il rinnovo dell’Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra Italia e Libano del 21 giugno 2004, fatto a Beirut il 3 agosto 2021 e il 21 aprile 2022.
Ad illustrare il disegno di legge, già approvato dalla Camera dei deputati, il relatore Michele Barcaiuolo (Fdi), che ricorda la prioritaria importanza che riveste il Libano per il nostro Paese, anche in ragione del suo ruolo nel quadro del processo di stabilizzazione e pacificazione dell’area mediterranea e mediorientale. Ricorda poi l’impegno italiano in loco nell’ambito delle missioni internazionali ivi operanti, a partire dalla sua presenza attiva, sin dal 1979, nella missione UNIFIED, “di cui proprio l’Italia ha avuto il comando per molti anni e di cui è storicamente uno dei maggiori contributori”.
Il disegno di legge, che rinnova l’accordo per altri 5 anni, fino al 16 settembre 2026, include una clausola di invarianza finanziaria, che prevede che dall’attuazione del provvedimento non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il relatore segnala infine di essersi recato nel marzo scorso in missione ufficiale in Libano come membro di una delegazione della Commissione Esteri e difesa del Senato che ha incontrato il contingente italiano situato al confine con Israele per ribadire l’importanza che il Senato ripone sulla presenza dell’Italia in questo paese.
Nel corso delle dichiarazioni di voto, Adriano Paroli (Fi) si dichiara favorevole ricordando l’importanza dell’Accordo e il ruolo dell’Italia nel processo di stabilizzazione e pacificazione dell’area mediterranea e mediorientale. Per Paroli si tratta dunque di proseguire un impegno già preso e che contribuisce a rafforzare le relazioni tra i due Paesi.
Favorevole anche Bruno Marton (M5S) che ricorda come il nostro Paese sia tra i maggiori contributori di uomini e mezzi per la stabilizzazione dell’area, con la partecipazione di missioni in loco sin dal 1979 e la presenza attualmente di circa 1.200 tra uomini e donne delle nostre Forze armate, che “sono percepite come elemento stabilizzante e sono ben volute da quei popoli”.
Anche Stefania Pucciarelli (Lega) segnala di aver avuto modo di vedere “i dispiegamenti italiani in quel Paese, che soffre di una crisi economica che sta devastando il territorio”. “L’Italia è da sempre presente in quell’area – ricorda Pucciarelli, richiamando anche l’iniziativa messa in campo a seguito dell’esplosione nel porto di Beirut, e con cui “la Difesa, attraverso infermieri e medici degli ospedali militari del Celio e di Taranto, va a garantire la sicurezza delle prescrizioni sanitarie per le Forze armate libanesi, sia per quelle attive che per quelle in pensione e per i loro familiari, coprendo così il 15 per cento di quella popolazione che di fatto è in estrema difficoltà anche per potersi curare”. “L’Italia fa da sempre la propria parte, è sempre presente dove la pace e la libertà vengono minacciate, dove ci sono fenomeni di soprusi. E lo fa attraverso i propri uomini e le proprie donne che portano le stellette, con quello spiccato senso di umanità che li contraddistingue ovunque nel mondo e del quale noi dovremmo andare fieri – conclude Pucciarelli annunciando il voto favorevole al provvedimento.
Anche Alberto Losacco (Pd) ribadisce che “da più di quarant’anni, da quando cioè prese parte alla prima missione, l’Italia è sempre stata in prima linea per garantire la stabilità e la pacificazione dell’area”. “Ancora oggi, assieme all’Indonesia, siamo il principale contributore della missione per la costituzione di una forza di interposizione nel Libano meridionale al confine con Israele (la missione UNIFIL) – ricorda Losacco, segnalando come si tratti di “un impegno importante che l’Italia certamente continuerà a garantire in futuro”.
“Tra le numerose missioni di pace a cui abbiamo partecipato in questi anni, lo storico impegno in Libano è quello che più ha contribuito a rendere evidenti le attitudini e le capacità del contingente italiano, al punto da essere considerato un elemento imprescindibile dalla comunità internazionale, quello cioè di un Paese fattivamente impegnato nel dare il suo contributo alla comunità e agli organismi internazionali per promuovere la stabilità e la pace; un fatto di cui dobbiamo tutti essere orgogliosi – conclude Losacco annunciando il voto favorevole del suo gruppo di appartenenza. Favorevole anche Antonella Zedda (Fdi) che ribadisce come “al Libano ci legano anni di amicizia”; “la nostra presenza in quelle terre è storicamente ampiamente apprezzata – aggiunge, sottolineando come l’accordo rientri nell’ambito dell’impegno messo in campo dal Governo per garantire la stabilità del Mediterraneo. (Inform)