MINISTERO DELL’INTERNO
Il generale Aceto ha illustrato la situazione relativa agli oltre 5mila collaboratori di giustizia e ai loro familiari
ROMA – Il generale Paolo Aceto, direttore del Servizio centrale di protezione del Ministero dell’Interno, ha illustrato in audizione alla Commissione parlamentare antimafia la situazione relativa agli oltre 5mila collaboratori di giustizia e ai loro familiari.
Oltre 5mila persone sono attualmente sotto la protezione dello Stato perché minacciate dalle organizzazioni criminali mafiose. Nel dettaglio, su 5.015 persone, 1.007 sono collaboratori di giustizia (964 uomini e 43 donne) oltre ai loro familiari, in totale 3.776 persone. A questi vanno aggiunti 55 testimoni di giustizia (40 uomini e 15 donne) e i loro 177 familiari.
Il tempo medio di permanenza nei programmi di protezione è di 6,2 anni, ma solo il 20 per cento della popolazione protetta ha una permanenza ultradecennale nei programmi. Il 35 per cento dei collaboratori di giustizia è originato dalla camorra; il 41 per cento dei testimoni di giustizia ha denunciato fatti riconducibili alla ‘ndrangheta.
Il 40 per cento dei familiari sotto tutela dei collaboratori e dei testimoni di giustizia è costituito da minori, un quinto dei quali (323) sono in età prescolare. (Inform)