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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Alla Farnesina il Business Forum Italia-Romania, Tajani: Vi è un forte legame fra i due paesi, basato sulla storia, su una comune identità neo latina e sulla vicinanza linguistica

FARNESINA

 

ROMA – Si è svolto presso la Farnesina il Business Forum Italia-Romania, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Ambasciata di Romania in Italia. Il Business Forum mira a rafforzare ulteriormente i rapporti economici bilaterali, puntando allo sviluppo anche di settori innovativi e tecnologie emergenti nel segno della doppia transizione ecologica e digitale. E’ in primo luogo intervenuto il Ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha dato il benvenuto alla delegazione rumena, agli esponenti delle istituzioni e ai rappresentanti delle aziende. Il Ministro ha poi ricordato come la Farnesina sia il secondo palazzo più grande d’Italia, dopo la reggia di Caserta: “Un luogo speciale perché ospita anche una straordinaria collezione di opere d’arte contemporanee che racconta l’evoluzione dell’arte italiana degli ultimi decenni”.

Tajani ha poi rilevato come le relazioni tra Italia e Romania siano di “straordinario livello”, aggiungendo soddisfazione per come si è svolta la “giornata politica di oggi” nella quale si sono svolti “una serie di incontri bilaterali, con tutte le delegazioni che ha portato alla sottoscrizione di accordi, di memorandum understanding”. Tajani ha poi sottolineato la solidità delle relazioni tra i due paesi. Relazioni basate “sulla storia, su una comune identità neo latina” e anche su una vicinanza linguistica. Emblema di questa vicinanza per il Ministro sono “i tanti rumeni che vivono in Italia e le tantissime imprese italiane che operano in Romania”. “Il business forum di oggi– ha continuato Tajani – deve servire per rafforzare questo legame politico che deve essere sempre di più un legame economico: l’interscambio commerciale, la presenza di imprese italiane, la presenza di imprese rumene, l’organizzazione di joint venture e compagnie miste italiane e rumene. Questo significa poter sviluppare una strategia per la crescita delle nostre economie guardando anche alla transizione ecologica con una visione pragmatica”. Il Ministro ha inoltre ricordato l’importante lavoro svolto da Ice, Saces, Simest: “tre grandi società che accompagnano le nostre imprese aiutandole a muoversi nel mondo sostenendole anche da un punto di vista finanziario”. Tajani si è poi soffermato sui settori ad alto contenuto tecnologico e industriale come ad esempio a quello dell’energia. “Penso anzitutto – ha precisato – all’accordo firmato tra Ansaldo Nucleare e la rumena Nuclearelectrica (Societatea Nationala Nuclearelectrica S.A.) per l’ammodernamento e l’ampliamento della centrale di Cernavoda”. Tajani ha poi citato il settore agroindustriale nel quale “il saper fare italiano è famoso in tutto il mondo”, nonché l’inaugurazione del ponte costruito da Webuild per quanto riguarda il settore delle infrastrutture. Il Ministro ha concluso la sua riflessione ribadendo la volontà di “impegnarsi per realizzare società miste che possano fare investimenti sia in Romania che in Italia”. Ministro degli Esteri della Romania, Luminiţa Odobescu ha definito il business forum “il modo più adatto per concludere questa importante giornata in cui si è svolta, dopo 13 anni, una riunione congiunta dei governi della Romania e dell’Italia. Odobescu ha rilevato come la firma della dichiarazione congiunta sullo sviluppo del partenariato strategico tra Romania e Italia rappresenti chiaro segnale di consolidamento della cooperazione a livello europeo e internazionale.

Sulla forte cooperazione a livello economico Odobescu ha evidenziato il valore record degli scambi commerciali tra Italia  e Romania nel 2023 di oltre 20 miliardi di euro, rilevando come la presenza degli imprenditori italiani in Romania sia consistente, mentre quella degli imprenditori rumeni in Italia risulti in aumento.  “Sono convinta – ha proseguito il ministro degli esteri rumeno – che solo attraverso la collaborazione, la creazione di sinergie e l’investimento nelle nuove tecnologie, possiamo fronteggiare insieme le grandi sfide del presente”.

Per Odobescu, “la dichiarazione comune firmata oggi dai premier dei due Paesi, riflette le priorità e i nostri comuni interessi in questo nuovo contesto globale” in cui la parola chiave diventa sicurezza, non solo militare…. Noi vogliamo parlare – ha aggiunto – non solo dell’aiuto che diamo all’Ucraina, ma anche dei nostri sforzi per assicurare la sicurezza alimentare e quella dei trasporti”. Odobescu ha inoltre rimarcato l’importanza del lavoro congiunto sia per la ricostruzione dell’Ucraina, ma anche per la Moldova. In tema di sicurezza il Ministro degli Esteri rumeno ha citato la segnalato la firma di un documento per garantire la sicurezza informatica nel contesto delle tecnologie moderne. “E’ importantissimo l’apporto – ha spiegato – che la Romania sta dando in questo settore dato il livello eccezionale di preparazione dei nostri specialisti. Abbiamo discusso di come lavorare meglio insieme per sviluppare questa sicurezza informatica”. Concludendo, Odobescu ha ricordato il milione di cittadini rumeni che “si sono stabiliti in Italia negli ultimi trent’anni con una grande tenacia e capacità di adattamento. I miei compatrioti apportano un grande contributo alla solidità dell’economia italiana e noi apprezziamo la decisione delle ditte italiane che investono in Romania”.  “Sono contento di vedere questa sala piena. – ha esordito il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture della Romania Sorin-Mihai Grindeanu – Questo significa che abbiamo molte opportunità di collaborare e sviluppare progetti comuni. Le infrastrutture sono state incluse tra i settori prioritari del Forum perché per la Romania rappresentano un’area di importanza strategica ed offrono molte opportunità nel prossimo decennio”. Il ministro ha poi illustrato i principali progetti legati alle infrastrutture della Romania “che beneficiano di importanti finanziamenti nazionali ed europei”: 1900km di progetti di autostrade da completare sulla rete TNT, tra cui l’autostrada A8 e l’A7 per migliorare la connettività transfrontaliera, collegando il confine ucraino con Bucarest e il porto di Costanza. A questo si aggiunge il completamento di 1300 km di superstrade e tangenziali. Per il settore ferroviario sono previste nuove opere di ammodernamento delle linee e l’implementazione di soluzioni di gestione del traffico.  Abbiamo la responsabilità – ha concluso il ministro – sia per l’economia rumena, sia per quella europea, di completare per tempo tutti questi progetti”.(Alessio Mirtini- Inform)

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