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Alla Casa dei Carraresi di Treviso, il 2 marzo, l’incontro dedicato a “George Friedrich Haendel, musicista europeo”

CULTURA

La conferenza si svolge nell’ambito dei “Giovedì della cultura” promossi dalla Fondazione Cassamarca

 

TREVISO – Per i “Giovedì della cultura” della Fondazione Cassamarca, la Casa dei Carraresi di Treviso ospiterà il 2 marzo, alle ore 18, l’incontro dedicato a “George Friedrich Haendel, musicista europeo”, a cura di Claudio Bolzan, critico musicale e ricercatore.

La prima metà del Settecento è stata definita “l’età di Bach e di Händel”, dal nome dei due più grandi protagonisti della vita musicale dell’epoca. Georg Friedrich Händel (1685-1759), in particolare, si distinse come autore cosmopolita, diventando fin da giovane uno dei musicisti più famosi e acclamati in tutta Europa. Formatosi a Halle (Sassonia), sua città natale, soggiornò ad Amburgo, ove fece rappresentare tre opere prima di trasferirsi per quasi quattro anni in Italia, soggiornando poi a Firenze, Roma, Napoli e Venezia. In questo periodo diede prova di una pronta assimilazione dello stile belcantistico italiano stando a diretto contatto con alcuni dei più importanti musicisti del tempo e componendo un centinaio di Cantate, due Oratori e due melodrammi, tra i quali l’opera         Agrippina, che ottenne a Venezia un successo clamoroso. Dopo esser stato nominato Kapellmeister a Hannover, si trasferì a Londra, ove si fece apprezzare dai sovrani inglesi, divenne cittadino inglese e diede vita ad una straordinaria carriera di operista, realizzando 42 melodrammi in lingua italiana e diverse opere sacre, per poi dedicarsi al genere oratoriale in lingua inglese. Il suo Messiah (1741) diventerà ben presto il suo lavoro più celebre e più eseguito anche ai giorni nostri.

Claudio Bolzan, dopo essersi laureato in estetica musicale presso l’Università di Padova col massimo dei voti e la lode, Claudio Bolzan si è dedicato all’insegnamento e alla ricerca musicologica, collaborando con alcune delle più importanti riviste italiane del settore (tra le quali la Nuova Rivista Musicale Italiana, curata dalla Rai), ove ha pubblicato innumerevoli saggi e traduzioni di argomento storico-musicologico. Presso l’editore Diastema ha pubblicato nel 1994 una silloge di lettere di Gabriel Fauré e nel 1995 la prima monografia italiana sul compositore tedesco Norbert Burgmüller (una parte della quale è stata tradotta e pubblicata in Germania), seguita da due volumi dedicati alla traduzione delle lettere di Felix Mendelssohn e di Clara Schumann, pubblicati presso l’editore Zecchini (2009 e 2015), con il quale ha recentemente curato anche tre ampie Guide alla musica e le monografie su Jan Dismas Zelenka (2019) e E.T.A. Hoffmann (2020).

I Giovedì della cultura possono essere seguiti anche in diretta streaming collegandosi alla pagina Facebook della Fondazione Cassamarca, oppure possono essere riviste sul canale YouTube delle Fondazione  o direttamente dal sito: www.fondazionecassamarca.it. (Inform)

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