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Alla Casa dei Carraresi di Treviso, dal 7 al 16 ottobre, “Colors”

MOSTRE

Espongono Paolo Fumagalli, Benedetto Magnano San Lio e Stefano Sandonnini

 

TREVISO – Sarà visitabile dal 7 al 16 ottobre prossimi, presso gli spazi della Casa dei Carraresi di Treviso la mostra collettiva “Colors”, patrocinata dal Comune di Treviso e dalla Fondazione Cassa Marca.

Si tratta dell’esposizione collettiva delle opere di tre artisti che, a partire dalla scena contemporanea di Padova, sono ora affermati in Italia ed Europa.

I tre artisti, Paolo Fumagalli, Benedetto Magnano San Lio e Stefano Sandonnini, si caratterizzano per un’interpretazione del tutto personale del colore nelle proprie opere, nelle quali esso assume una centralità immediatamente percepibile, sia dal punto di vista del suo utilizzo tecnico, sia per le valenze di cui si fa portavoce. Sarà questo il filo conduttore dell’intera mostra.

Paolo Fumagalli (1960), sardo di nascita e fiorentino d’adozione, rappresentato e promosso da un curatore della città di Padova, si è ritagliato un ruolo centrale nel mercato dell’arte internazionale grazie ad uno stile forte ed essenziale. Nelle sue opere, il colore sancisce i confini e le forme di scorci onirici e silenziosi. Le architetture essenziali sono delineate da un’istintiva tessitura di disegno a carboncino. Acqua e terra si mescolano, riecheggiando nell’osservatore ricordi di vita lontana o immaginata.

Benedetto Magnano San Lio (1966), padovano di origine, inizia la sua carriera artistica nel 2009 e attualmente espone in permanenza presso alcune gallerie europee tra cui la Galerie Mickaël Marciano di Parigi. Per lui, il colore utilizzato purissimo sulla tela è il mezzo per astrarre la mente dai condizionamenti del quotidiano e della materialità. Nascono così dipinti che evocano una particolare interpretazione del naturale: paesaggi, boschi, alberi, ninfee. Il messaggio è allora affidato alla forza tonale, vivida e potente: esprimere la bellezza incontaminata dell’esistenza.

Il colore trova un inedito ruolo nelle opere di Stefano Sandonnini (1967). Di professione fotografo, con all’attivo collaborazioni per grandi brand e riviste (quali Naj Oleari, Alberta Ferretti, Cosmopolitan, Esquire), traspone la medesima ricerca stilistica anche nelle sue opere pittoriche. I volti della cultura pop, catturati in gesti e atteggiamenti iconici dalla penna digitale dell’artista, entrano in risonanza con un uso del colore espressionistico e gestuale. In una rete di contrappunti tra pittura tradizionale e tecnologia, tra pop art e action painting, si apre uno spazio per suggestioni eclettiche e innovative.

La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 8 ottobre, dalle ore 10.00 alle ore 19.30; chiuso il lunedì. L’ingresso è gratuito. (Inform)

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