CAMERA DEI DEPUTATI
(Fonte immagine Camera dei Deputati)
ROMA – “La dieta Mediterranea, ponte tra Italia e Stati Uniti. Le opportunità commerciali per le imprese del Made in Italy”, di questo si è parlato nel corso di un incontro promosso dal deputato Simone Billi (Lega – ripartizione Europa). “La dieta Mediterranea è molto importante, può essere uno dei volani dell’economia del nostro Paese per l’export e il Made in Italy. Ho potuto spesso constatare come nei Paesi stranieri dove la comunità italiana è forte, è altrettanto forte il contrasto all’italian sounding”, ha esordito Billi sottolineando la qualità dell’enogastronomia tipica italiana. “Nelle città dove la comunità italiana è forte anche i locali sanno riconoscere questo”, ha aggiunto Billi parlando di dieta Mediterranea come tra le più salutari al mondo rilevando però come nell’Unione Europea si parli di sistemi di valutazione dei cibi, come quello a semafori, che rischiano di penalizzare una dieta come quella italiana. “Siamo per la promozione della nostra storia e cultura: l’enogastronomia italiana e la dieta Mediterranea ne sono le regine”, ha concluso Billi. Il senatore Dario Damiani (FI) ha dal canto suo spiegato come la dieta Mediterranea sia un esempio delle delizie del nostro Paese e sia tra l’altro già da oltre un decennio riconosciuta come patrimonio Unesco. Sul fronte economico e commerciale, Damiani ha evidenziato come “gli Stati Uniti siano un ponte con cui dialogare e stabilire questi rapporti”. Fra gli altri interventi segnaliamo quello di Daniela Puglielli (Founder del Mediterranean Diet Roundtable) che ha parlato, in tale contesto, di dieta Mediterranea non solo come stile di vita, ma anche come modello economico. “La dieta Mediterranea è fatta di prodotti che, per arrivare sullo scaffale, hanno tutta una filiera dietro: questa va dalla produzione alla preparazione del tessuto imprenditoriale”, ha spiegato Puglielli illustrando in breve la presenza italiana negli USA: su tutte le città di New York, Philadelphia, San Francisco, Chicago e Boston. Stefano Franchi (Direttore Generale di Federmeccanica) ha parlato del ruolo dell’industria metalmeccanica nella vita di ogni giorno. “In maniera immediata associamo il Made in Italy al food e alla moda però la metalmeccanica è il 50% del totale dell’export del nostro Paese”, ha spiegato Franchi sottolineando come da questo punto di vista gli USA siano da evidenziare come il secondo Paese di destinazione per l’export italiano nel settore metalmeccanico. Simonetta Pattuglia (Università Tor Vergata) ha spiegato come l’Italia si stia poco alla volta riappropriando della coscienza del proprio valore associato a un settore come quello agroalimentare. Fabio Casasoli (Amministratore Unico Fiera di Roma) ha parlato del sistema delle fiere italiane come quarto al mondo per produzione e del ruolo fondamentale per l’internazionalizzazione del Made in Italy considerando che il tessuto italiano è caratterizzato per lo più da piccole e medie imprese. Casasoli ha inoltre evidenziato il legame tra il sistema fieristico italiano e il turismo. (Inform)