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Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Alla Camera la riunione del gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’Assemblea parlamentare della Nato, Fontana: “Mediterraneo regione chiave per la sicurezza globale. Ruoli essenziali dell’Alleanza e della diplomazia parlamentare”

CAMERA DEI DEPUTATI

 

ROMA – “Il Mediterraneo, crocevia di culture, scambi economici e commerciali, è una regione sempre più fondamentale per la sicurezza globale. In questo contesto è centrale il ruolo diplomatico dell’Italia, che ha saputo stabilire rapporti proficui” anche “con il mondo arabo e con l’Africa”. Lo ha detto – informa una nota della Camera – il presidente della Camera Lorenzo Fontana aprendo la riunione del gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’Assemblea parlamentare della Nato. L’Alleanza – ha sottolineato il Presidente – “svolge un ruolo essenziale soprattutto in questo periodo storico”, “dopo l’aggressione russa all’Ucraina” e di fronte ai rischi di altre minacce sistemiche come “il terrorismo, gli attacchi cyber o la disinformazione”. Il Presidente ha quindi sottolineato l’importanza della “diplomazia parlamentare”, “volano per i rapporti multilaterali” per la “condivisione dei comuni valori di libertà e democrazia”.  Alla riunione di Roma – aperta lunedì 6 maggio dal Presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare Nato, il deputato Lorenzo Cesa – sono intervenuti, tra gli altri, anche i Ministri della Difesa, Guido Crosetto, dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, designato quale 34° Presidente del Comitato militare della Nato dal gennaio 2025.

Gli argomenti su cui si sono concentrati i seminari – che si concludono con un’ultima sessione al comando militare della Nato, a Napoli – sono stati: le questioni della sicurezza, legate in particolare alla delicata situazione nel Nord Africa e alle sfide migratorie comuni, anche derivanti dalla crisi alimentare, il ruolo di attori come l’Iran e i Paesi del Golfo nelle dinamiche della regione, l’influenza russa e quella cinese. (Inform)

 

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