direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Al Senato la Presentazione di Confassociazioni Australia

ASSOCIAZIONI

Su iniziativa del senatore Francesco Giacobbe

 

ROMA – Si è tenuta presso il Senato la presentazione di Confassociazioni Australia in un incontro organizzato per iniziativa del parlamentare del Pd, eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, Francesco Giacobbe, che vive in Australia dal lontano 1983. Nel suo intervento Giacobbe ha ricordato che l’Australia è famosa nel mondo per le sue bellezze naturali ma anche perché ha ormai il 5% della popolazione di origine italiana, una presenza che ha contribuito a modificare gli usi e i costumi degli australiani, anche dal punto di vista alimentare. Il Senatore ha quindi sottolineato come ad oggi la nostra comunità sia “parte integrante del tessuto australiano sotto l’aspetto politico e culturale” e abbia “trasferito alla società australiana lo stile di vita italiano”. Giacobbe ha parlato di un’Australia che ha “ancora grandissime opportunità per il futuro” invitando dal presente convegno a fare ancora di più. Carmelo Cutuli (Vicepresidente Confassociazioni International) ha parlato dell’Australia come di un Paese di grande interesse. “Ci sono trecento industrie italiane che hanno uno stabilimento produttivo o distributivo in Australia e c’è tanto quindi su cui lavorare”, ha spiegato Cutuli. E’ stato poi mostrato un video in cui si è segnalato come in generale l’Italia sia al secondo posto in Europa tra i Paesi fornitori dell’Australia, che è tra le economie più prospere al mondo ed è rinomata per le sue abbondanti risorse che la rendono un punto di riferimento energetico per diversi Paesi asiatici. L’Australia è per l’esattezza la dodicesima economia mondiale con un alto reddito pro-capite e un debito pubblico contenuto. L’export italiano si è attestato nel 2022 su circa 5 miliardi con una crescita di quasi il 22% rispetto al 2021. Cutuli ha inoltre evidenziato che, se si ha voglia di business, si incontra nel sistema australiano un terreno fertile. Giovanni Patti (Presidente Confassociazioni Australia) ha spiegato le ragioni di questa nuova realtà: i motivi che spingono ad avvicinarsi all’Australia sono molti, a cominciare da quelli già segnalati in precedenza. Patti ha evidenziato che, generalmente, la percezione che si ha dell’Australia è quella di un Paese che sembra troppo lontano per sentirlo vicino a noi; quindi creare un ulteriore contributo di Confassociazioni è sembrato utile a tale scopo, ossia per accorciare queste distanze. Patti ha comunque ricordato come il ramo australiano di Confassociazioni vada ad aggiungersi ad altri già esistenti in molti Paesi del mondo, in un progetto di ampio respiro volto all’internazionalizzazione. “L’obiettivo è avere un ruolo attivo nelle sinergie tra i due Paesi e per promuovere iniziative volte a far conoscere opportunità commerciali e culturali”, ha spiegato Patti riferendosi nello specifico a Confassociazioni Australia. “Volare è bello ma atterrare è tutto”, ha racchiuso in un motto Patti sottolineando in questo modo come sia indispensabile avere i piedi ben saldi a terra in progetti di tale respiro. “Il primo obiettivo è fare business community anzitutto tra noi: lo stare insieme e l’incontrarsi funziona”, ha rilevato a sua volta Angelo Deiana (Presidente di Confassociazioni), sottolineando come l’idea debba essere però quella di non fare business a prescindere, ma di restare all’interno di certi valori e della propria cultura. “Fare cultura significa fare rete”, ha aggiunto Deiana ricordando che l’espansione estera di Confassociazioni è iniziata con l’UK e la Spagna – entrambi scenari con forte presenza italiana – e il sistema ha funzionato al punto da invogliare Confassociazioni ad arrivare con altrettanto successo in contesti sempre più lontani, fino al recentissimo approdo in Australia. Deiana ha anche ricordato che l’Italia deve essere per sua natura “globalizzata”, ossia facendo rete con Paesi affidabili e solidi, essendo il nostro un Paese di trasformazione di materie prime. Deiana ha infine parlato di una globalizzazione che non può fare a meno dell’estremo Oriente e dell’area del Pacifico. Il senatore Giacobbe ha concluso l’incontro offrendo alcune riflessioni per il futuro, nella speranza di una sempre maggiore scoperta di questo continente che è l’Oceania. Il senatore ha ribadito quanto precisato già da Deiana circa la necessità di fare business community ma anche di fare rete e cultura allo stesso tempo. Giacobbe ha avanzato l’idea per la quale il fattore fondamentale del successo in campo socio-economico è la fiducia: in Australia è più facile fare business dal punto di vista burocratico perché c’è certezza del diritto e dei contratti; poi ci sono i meccanismi propri del business che rendono comunque duro e competitivo anche quel mercato. Giacobbe ha anche parlato di un’Australia ancora carente di specializzazione e capacità pratiche volte a dare valore aggiunto al settore delle materie prime e delle innovazioni dove, in linea teorica, il Paese è invece ben attrezzato. Il senatore ha anche rilevato come gli italiani, oltre a vendere con successo beni e servizi in Australia,  dovrebbero saper esportare anche l’esperienza per aggiungere valore ai prodotti primari. (Inform)

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