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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Al Maeci la presentazione del Piano Straordinario 2020 per la promozione del Made in Italy

FARNESINA

 

Di Maio: Un progetto aperto al confronto con il mondo delle imprese, possiamo contare su una risorsa complessiva di 716 milioni di euro

 

ROMA – Si è svolta oggi alla Farnesina la presentazione del Piano Straordinario 2020 per la promozione del Made in Italy. Oltre a esponenti di vertice del Governo hanno partecipato all’incontro attori istituzionali e privati coinvolti nel sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, quali l’Agenzia ICE, il Polo CDP-Sace-Simest, le principali associazioni di categoria (Unioncamere, Confindustria, R.ETE. Imprese Italia, ABI, Alleanza Cooperative italiane), le associazioni del settore agroalimentare e l’associazione AEFI (Associazione esposizioni e fiere italiane). Si è dunque parlato del piano straordinario per la promozione del Made in Italy che servirà a fare sistema, come un corpo unico, di fronte al periodo difficile per l’economia italiana. L’incontro è stato aperto dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio che ha parlato in primo luogo, dei problemi connessi ai blocchi nei confronti dell’Italia e dei prodotti italiani, da parte di diversi Paesi, per il problema del Coronavirus. “E’ inaccettabile – ha affermato Di Maio – vedere come alcuni Paesi chiedano i bollini di garanzia sulle merci italiane. Stiamo protestando con le nostre ambasciate e con l’intera rete diplomatica nei confronti di teorie che sono del tutto assurde: il bollino ‘virus free’ sui prodotti italiani è una discriminazione inaccettabile, se non addirittura un tentativo di concorrenza sleale che non siamo disposti ad accettare”, ha ammonito Di Maio continuando l’intervento a difesa del nostro Paese sul problema dei blocchi alle persone, come per i voli aerei, che sta incidendo sul comparto turistico. “La Farnesina dirà ai Paesi che hanno bloccato l’Italia che tutto questo non ha senso; posso capire la maggiore attenzione verso le aree di contenimento ma chiudere gli accessi a tutta l’Italia o ad intere regioni è inaccettabile. Lavoreremo a protocolli ad hoc per le aziende, in attesa della fine di questi blocchi, consentendo per esempio l’accesso in tali Paesi a chi è negativo al test”, ha aggiunto Di Maio sottolineando come il piano straordinario per il Made in Italy rappresenti un progetto aperto al confronto con il mondo delle imprese. “Possiamo contare su una risorsa complessiva di 716 milioni di euro, sommando i 316 milioni del Mef più i 400 milioni di Sace-Simest per le piccole e medie imprese. Come usare questi fondi? Per esempio nel credito alle imprese e nella campagna straordinaria di comunicazione – ha spiegato il Ministro degli Esteri – considerando che anche per le fiere rimandate o per quelle alle quali non è stato dato l’accesso alle nostre imprese ci sarà una copertura per i fondi già erogati dalle aziende del 100%, sicché le imprese  non perderanno nulla. Fino al 2021, inoltre, per le iniziative estere l’Ice non chiederà il versamento della quota di partecipazione: parliamo di 200 iniziative in 50 mercati”, ha continuato Di Maio ricordando l’importanza di rafforzare la presenza dei prodotti italiani nei mercati cosiddetti maturi. “20 milioni di euro aggiuntivi andranno a sostegno dei prodotti Made in Italy su piattaforme digitali e fiere virtuali. I prossimi decreti sul Coronavirus vedranno la Farnesina proporre un pacchetto di semplificazione per l’accesso ai finanziamenti, sia per le aziende che per gli enti pubblici”, ha concluso Di Maio puntando infine il dito contro il problema rappresentato dai 100 miliardi di euro fatturato da prodotti che imitano il Made in Italy nel mondo.

Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze , ha ricordato gli oltre 350 milioni aggiuntivi di rafforzamento a Sace-Simest nonché l’importanza di avere un finanziamento a tasso agevolato per le imprese esportatrici. “Siamo al lavoro per un secondo decreto sugli effetti del Coronavirus: 3,6 miliardi di euro a sostegno di economia, lavoro, cassa integrazione e liquidità alle imprese dei territori più colpiti. Nel G7 è stato concordato un più stretto coordinamento sulle conseguenze economiche derivanti dal Coronavirus, laddove tutti i Paesi siano pronti a interventi fiscali adeguati”, ha spiegato Gualtieri. Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche Agricole , alimentari e forestali, si è detta preoccupata dalle circostanze esterne al settore agroalimentare come appunto il Coronavirus ma anche dai dazi americani, la Brexit e le limitazioni imposte dalla Russia. “L’agroalimentare è un settore che finora stava trainando la nostra economia: è pertanto urgente finalizzare un decreto per il riparto delle risorse e per l’attuazione dei dovuti provvedimenti. Il rischio è quello di una concorrenza che possa scalzarci dal mercato senza contare che molti Paesi si stanno organizzando per assumere i nostri lavoratori specializzati e produrre così in loco dei prodotti realizzati direttamente da operai italiani”, ha spiegato Bellanova. Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca , ha auspicato programmi di ricerca congiunti con tutte le aree critiche così come ha ricordato un progetto già esistente che coinvolge l’Europa e l’intero arco del Mediterraneo in settori strategici come agricoltura e risorse idriche. Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, ha indicato come strategico per lo sviluppo l’ambito della robotica, della meccatronica e dell’aerospazio. “Sosteniamo le start-up che sviluppano tecnologia hard e soft, come quella legata all’intelligenza artificiale, che sono sempre più richieste all’estero”, ha spiegato Pisano. Giampaolo Manzella, Sottosegretario al Mise, ha parlato d misure di ampliamento dell’industria 4.0, di ecobonus e potenziamento dei fondi alle imprese in crisi. “Una proposta in sede di Consiglio dell’Unione europea è stata quella dell’attivazione di facility affinché la Banca europea conceda investimenti e liquidità alle imprese in difficoltà. L’attrazione degli investimenti nel nostro Paese è sostanzialmente stabile, mentre invece quella dei nostri concorrenti vede un bilancio positivo, segno di politiche precise su questo punto, e quindi anche noi dobbiamo cambiare passo in tale direzione”, ha incalzato Manzella. Roberto Traversi, Sottosegretario  alle Infrastrutture e ai Trasporti, ha criticato il tentativo di bollare i prodotti italiani da parte di altri Paesi. Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario al Mibact, ha parlato di un impegno concreto per la rimozione di questi blocchi contro l’Italia. “Occorre adesso concertare un’azione globale per la promozione del nostro Paese, parlando una voce univoca”, ha sottolineato Bonaccorsi. (Simone Sperduto/Inform)

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