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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Al Maeci la giornata conclusiva del Festival dello sviluppo sostenibile 2020: gli obiettivi per l’Italia

FARNESINA

Gli interventi del Presidente del Consiglio Conte, del Ministro degli Esteri Di Maio e del Commissario Europeo per l’Economia Paolo Gentiloni

ROMA – Si è tenuto alla Farnesina l’evento conclusivo del Festival dello sviluppo sostenibile 2020, organizzato dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis): ossia l’occasione per analizzare gli obiettivi dell’Italia alla presenza del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “In un anno così difficile per la pandemia i processi di sviluppo sono tornati in discussione, anche nei casi in cui sono stati raggiunti traguardi dati per acquisiti. E’ uno scenario difficile dove muoversi in modo coordinato e globale è l’unica maniera per fornire risposte concrete ai problemi. L’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi restano la cornice di riferimento per assicurare che la ripresa dalla pandemia sia virtuosa e sostenibile”, ha spiegato Di Maio facendo attenzione agli indici di rallentamento dell’Onu dovuti all’emergenza sanitaria con un virus che ha interrotto percorsi virtuosi già avviati amplificando nel mondo situazioni di difficoltà sanitarie e socio-economiche preesistenti. “Per la prima volta negli ultimi venti anni è aumentato il numero di persone che vivono in condizioni di povertà assoluta: 71 milioni in più rispetto all’inizio del 2020 ed è aumentata anche l’insicurezza alimentare con 265 milioni di persone che vivono in aree del pianeta già di per sé difficili”, ha aggiunto il Ministro menzionando un altro aspetto preoccupante: quello relativo al miliardo e 700 milioni di lavoratori che sono stati esposti seriamente a rischio disoccupazione dalla pandemia. “L’Italia ha scelto di essere in prima linea nella risposta sanitaria a livello globale, anche grazie agli strumenti della nostra cooperazione allo sviluppo, costruendo una grande alleanza internazionale: è una lotta contro il tempo per accelerare la ricerca di un vaccino che sia di equo accesso per tutti”, ha sottolineato Di Maio ricordando come siano stati già raccolti 3 miliardi di euro nell’ambito dell’iniziativa Ue dal valore di 40 miliardi per i Paesi più vulnerabili con 120 milioni di test rapidi. A questi si aggiungono i fondi della Coalizione per l’innovazione e la preparazione alle pandemie (Cepi) e quelli della Cooperazione tecnica dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). “Occorre riportare al centro delle politiche economiche e sociali la dignità della persona – ha aggiunto Di Maio – nella consapevolezza che bisogna rispondere all’emergenza in maniera integrata”, è stata questa la premessa per evidenziare il ruolo della cosiddetta ‘food coalition’ in ambito Fao sulla sicurezza alimentare. Presidenza del G20 e Copresidenza della Cop26 sono inevitabilmente due momenti importanti dove l’Italia “conta di esercitare una leadership su temi di portata globale: ‘persone, pianeta e prosperità’ saranno le tre parole chiave che ci guideranno nel G20”. Multilateralismo e approcci cooperativi sono gli strumenti che Di Maio ritiene fondamentali anche nella gestione dei flussi migratori. “Più di 30 enti tra Ambasciate, Consolati ed Istituti di Cultura hanno aderito a questa iniziativa dell’Asvis. La cooperazione allo sviluppo è il nostro fiore all’occhiello nonché il nostro biglietto da visita”, ha concluso Di Maio.

Pierluigi Stefanini, Presidente Asvis, ha ringraziato il Governo per l’impegno verso politiche multilaterali e per aver contribuito a portare il Festival in diverse parti del pianeta. “Un contesto difficile e drammatico quello che stiamo vivendo ogni giorno – ha esordito Stefanini – come cittadini ed istituzioni ma abbiamo registrato una forte richiesta di partecipazione della società civile che va incoraggiata come delineato dalla stessa Agenda 2030”, ricordando come ad Asvis aderiscano circa 270 realtà diverse tra mondo associativo, universitario, sindacale e organizzazioni non governative. “Confronto democratico, pensiero condiviso e contaminazione di idee sono ingredienti vitali per costruire un futuro equo, dignitoso e sostenibile. Occorre inoltre un approccio razionale fondato sulla realtà dei fatti mettendo da parte messaggi fuorvianti o strumentali”, ha evidenziato Stefanini sottolineando come il primo obiettivo sia proprio quello di costruire soluzioni davvero sostenibili e durature nel tempo con progressiva riduzione delle disuguaglianze. “Asvis è sorta per contribuire a questo disegno con visione olistica e ambiziosa per aprire una nuova fase senza più tatticismi”, è stato quindi l’invito alla concretezza da parte di Stefanini invitando alla lungimiranza. “Non apparteniamo a nessuno schieramento ma siamo dalla parte dei giovani che aspirano ad un futuro migliore, dei soggetti collettivi che rappresentano i lavoratori, del terzo settore e della cooperazione. L’Europa ci propone dei cambiamenti – menzionati su tutti il green ed il digitale – che dovranno accompagnare il piano del Governo per la ripresa e la resilienza”, ha concluso Stefanini. Enrico Giovannini, portavoce Asvis, ha presentato il rapporto statistico sul Festival che, nonostante l’anno difficile, ha registrato 812 eventi in Italia e nel mondo. La ‘casa’ del Festival è stato il Museo Macro di Roma da cui sono state trasmesse oltre cinquanta ore di dirette di eventi. “Con le dirette streaming sono state raggiunte oltre 24 milioni di persone: numeri straordinari che testimoniano l’interesse dell’Italia per questi temi”, ha illustrato Giovannini ricordando la partecipazione di 31 Ambasciate nei cinque continenti per 38 eventi articolati in 75 iniziative. “Lo shock da Covid impatta negativamente e gravemente sul capitale economico, umano e sociale. Sono quattro i livelli che ogni Piano nazionale di ripresa e resilienza deve affrontare: promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell’Ue, rafforzare la capacità di adattamento, mitigare l’impatto socio-economico della crisi, sostenere la transizione verde (37% dei fondi) e digitale (20% dei fondi)”, ha spiegato Giovannini attraverso alcune slide.

Amina Mohammed, Vicesegretario Generale Onu, ha ricordato come la crisi Covid si sia sviluppata su più livelli: economico, sociale, lavorativo. “La povertà sta aumentando e gli indici di sviluppo umano stanno diminuendo. Il Covid non è solo un campanello d’allarme ma è una prova generale per il futuro del mondo, soprattutto per i cambiamenti climatici”, ha spiegato Mohammed richiamando l’attenzione su tre chiavi di lettura. “Anzitutto i finanziamenti e il sostegno all’istruzione perché la crisi ha aumentato il divario rispetto ai Paesi già in difficoltà; quindi l’uguaglianza di genere perché le donne continuano ad avere risorse economiche inferiori e dispongono di minori benefici, oltre all’aumento della violenza domestica durante il lockdown; infine la crisi climatica proprio perché questi ultimi anni sono stati i più difficili”. Paolo Glisenti, Commissario per l’Italia ad Expo 2020 Dubai, ha ricordato come Asvis sia un partner fondamentale. In cantiere c’è una piattaforma olistica che riunisce le migliori competenze italiane nella sostenibilità e resilienza: questo sarà il padiglione Italia che ospiterà stakeholder e università in un’operazione di diplomazia della sostenibilità e dell’innovazione: dal 16 al 22 gennaio 2021 ad Expo Dubai, con l’egida dell’Onu, discuteremo di tutte queste esperienze all’insegna dell’Agenda 2030”, ha spiegato Gliseni anticipando come lo stesso Padiglione Italia verrà costruito seguendo modelli architettonici ed urbanistici sostenibili. Oltre all’approccio alle energie rinnovabili e green e alla ricerca in nuovi modelli di infrastrutture a 360°, l’area italiana dell’Expo si distinguerà anche per il benessere della persona. “Siamo ad oggi al secondo posto al mondo per capacità di unire nutrizione e farmaceutica nella ricerca di stili di vita migliori”, ha sottolineato Glisenti.

Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, ha ricordato come occorra un approccio integrato ad ormai cinque anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 per realizzare la transizione verso un modello sostenibile di sviluppo e con soluzioni multilaterali a problemi globali. “E’ positiva la centralità assunta dall’Agenda 2030 ma non sono sufficienti tuttavia le linee programmatiche delle politiche pubbliche ma servono riscontri decisionali concreti da parte di tutti gli attori istituzionali in campo”, ha spiegato Pisani richiamando la proposta di Asvis di un inserimento in Costituzione del concetto di sviluppo sostenibile, comprendente quello di green economy e di economia circolare. “Come Paese abbiamo quest’anno la maglia nera per numero di ‘neet’ – giovani che non studiano e non lavorano – in aumento rispetto agli altri Paesi europei; eppure i dati recenti diffusi dall’Istat ci dicono che oltre il 90% dei giovani tra i 15 ed i 24 anni è favorevole alle politiche di sviluppo sostenibile. Questo deve far riflettere sulla necessità, da parte delle istituzioni, di coinvolgere maggiormente i giovani nei processi decisionali a partire dai territori in cui vivono per migliorare le condizioni di vita delle comunità locali”, ha aggiunto Pisani. Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’economia, ha precisato come “in questo momento difficile e di grande incertezza si faccia fatica a progettare il domani ma ciò rende ancora più importante questo Festival”. Gentiloni ha ricordato l’emozione di quando, all’epoca come Ministro degli Esteri italiano, presenziò all’approvazione a New York dell’Agenda 2030 nel 2015 vedendo convergere 193 Paesi membri delle Nazioni Unite su un programma comune. “E’ importante ricordarlo oggi in una stagione in cui il multilateralismo è sotto attacco e non è di moda, la cooperazione tra Paesi è poco considerata quando invece ce ne sarebbe molto bisogno. L’Unione europea, ossia la ‘superpotenza tranquilla’ come è stata definita, cerca proprio questi obiettivi. Il Green Deal è la nostra carta d’identità come Commissione europea: quella dello sviluppo sostenibile è una sfida culturale”, ha spiegato Gentiloni mettendo in guardia dalla concorrenza sleale di Paesi con standard qualitativi meno ambiziosi di quelli europei. “Avremo una crescita negativa nell’Unione, perderemo posti di lavoro e sarà l’anno peggiore della nostra storia per interi settori economici: la pandemia renderà tutti uguali solo in apparenza perché aumenterà le distanze sociali”, ha aggiunto Gentiloni evidenziando come l’Europa sia di fronte ad una sfida inedita ed audace. “Le riforme andranno realizzate in tempi brevi ma dovranno avere effetti duraturi”, ha sottolineato il Commissario europeo.

Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, ha chiuso l’evento elogiando un tema, come quello dello sviluppo sostenibile, che è parte integrante delle iniziative di Governo. “Sono convinto che questo impegno sia ormai consolidato sia sul piano teorico che delle buone prassi, quindi non parliamo più in astratto. Sono prassi che si sono ormai consolidate anche perché già negli anni ’70 si parlava dell’insostenibilità di un modello di crescita che avrebbe finito per depauperare il capitale naturale e per creare disuguaglianze. Parliamo di una conversione ecologica della nostra società e ormai le nuove generazioni sono a popolare le piazze e lanciare al mondo un allarme mostrando consapevolezza. Non vogliono che i governanti attuali possano oscurare il loro futuro, da loro viene un grido di allarme sul cambiamento climatico e sul capitale naturale. Serve quindi un patto intergenerazionale ed è importante che tutti i decisori pubblici nel mondo siano consapevoli che questo è il momento delle scelte”, ha spiegato Conte rimarcando come l’attuale crisi della pandemia si sia insediata dopo due precedenti crisi economiche e finanziarie, sempre a livello globale. “Nella gestione della pandemia abbiamo coordinato le iniziative tra livello nazionale, regionale e locale”, ha aggiunto il Premier invitando a lavorare verso un obiettivo comune in un momento che vede una nuova crescita di contagi anche in Italia per fronteggiare la quale si stanno predisponendo degli ulteriori test rapidi. Conte ha ricordato anche la cabina di regia Benessere Italia che contribuirà alla messa a punto della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. “Proporremo l’inserimento in Costituzione del riferimento esplicito al perseguimento dello sviluppo sostenibile”, ha concluso Conte. (Simone Sperduto/Inform)

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