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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A Venezia la prima Conferenza del Soft Power organizzata presso la Fondazione Cini

MIBACT

Il ministro Franceschini: “Cultura determinante per rafforzare le nostre democrazie. Recovery fund grande opportunità per accrescere interesse nei confronti della cultura”

ROMA – “L’Italia e l’Europa possono avere un ruolo determinante nell’accrescere l’interesse delle persone e delle istituzioni nei confronti della cultura”: così il ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, alla prima Conferenza del Soft Power organizzata presso la Fondazione Cini all’isola di San Giorgio, a Venezia, dal presidente dell’Anica, Francesco Rutelli.

Nel corso del suo intervento, il Ministro ha ribadito che “i recovery funds europei sono una grande opportunità” e ricordato quanto “la cultura, l’educazione e le scienze umane possono rappresentare la nostra risposta migliore non solo per inquadrare e domare i fenomeni globali, ma anche per affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, tra cui il contrasto alle fake news e alla disinformazione”.

Sottolineando quanto la cultura sia un settore cruciale per lo sviluppo del soft power, il Ministro ha evidenziato che “il patrimonio culturale e le scienze umane, attraverso l’educazione e la ricerca, rappresentano uno dei migliori antidoti contro gli effetti potenzialmente negativi innescati dalla globalizzazione e dalle nuove tecnologie”. “Fenomeni come le fake news o la disinformazione – ha detto Franceschini – stanno drammaticamente interessando le democrazie contemporanee. Questi problemi possono essere efficacemente indirizzati solo se rafforziamo il ruolo dell’educazione e della cultura nella società mondiale”.

“Le scienze umane, con la loro complessità – ha concluso il Ministro – forniscono alle persone strumenti utili ad affrontare in maniera appropriata le complesse dinamiche dell’era digitale. Più sviluppiamo la cultura e l’educazione, più si rafforzeranno le democrazie contemporanee e più pacifica sarà la nostra società. Questo è ciò per cui hanno combattuto i nostri padri e questo è ciò che dobbiamo restituire ai giovani e alle generazioni future”. (Inform)

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