direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A Sergio Mattarella e Borut Pahor la Laurea ad honorem dell’Università di Trieste : “Due statisti che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta, così contribuendo a trasformare la frontiera adriatica, da territorio di aspro conflitto etnico e culturale, ad area di dialogo, di cooperazione e di amicizia, nella comune coscienza dei diritti umani e nella luce delle libertà democratiche”

SOCIETA’

(Fonte foto Presidenza della Repubblica)

TRIESTE – “Sergio Mattarella e Borut Pahor hanno saputo coraggiosamente ripudiare la prospettiva angusta dell’egoismo nazionalistico, per perseguire invece una politica di riconciliazione, retta sulla creazione e sul consolidamento di spazi e di simboli dedicati alla memoria collettiva, quale fondamento di autentica pace tra i popoli. Due statisti che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta, così contribuendo a trasformare la frontiera adriatica, da territorio di aspro conflitto etnico e culturale, ad area di dialogo, di cooperazione e di amicizia, nella comune coscienza dei diritti umani e nella luce delle libertà democratiche”. Questa la motivazione con cui l’Università di Trieste ha conferito oggi la Laurea Magistrale honoris causa in Giurisprudenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Borut Pahor, già Presidente della Repubblica di Slovenia, “due personalità che – sottolinea in una nota l’Ateneo -stanno contribuendo a scrivere la storia della frontiera adriatica”. A motivare il doppio conferimento è, infatti, “la politica di riconciliazione perseguita dai due Presidenti che ha reso l’area del confine orientale, segnata dalle ferite della storia del Novecento, un esempio di collaborazione tra popoli legati dalla comune appartenenza all’Unione Europea”. La cerimonia si è svolta in Aula Magna, alla presenza del Rettore, della comunità accademica, delle autorità civili, militari, diplomatiche, religiose e degli studenti. “Compito del nostro Ateneo è costruire ponti e non muri, contribuire concretamente alla crescita sociale, culturale ed etica dei nostri giovani”, spiega Roberto Di Lenarda, Rettore dell’Università di Trieste che quest’anno celebra i 100 anni . “In un momento storico come quello attuale, segnato da scenari di guerra, l’Università apre le sue porte, include, protegge e sostiene soprattutto i più deboli, ma deve essere rispettata nella sua autonomia di collaborazione per produrre scienza e sviluppare cultura, umana e sociale”.

“La scienza si produce facendo ricerca, in cooperazione anche competitiva con le altre Università e gli Enti di ricerca con cui progredire insieme e supportare le menti e le anime più avanzate anche in società che soffrono”, prosegue il Rettore, invitando a gestire con equilibrio e razionalità il clima di tensione che agita le Università italiane. “Inserita nel più ampio contesto dell’allargamento dell’Unione europea ai Balcani occidentali e dell’azione politica e diplomatica condotta dai due Capi di Stato e dai loro predecessori Giorgio Napolitano e Danilo Turk, la celebrazione odierna conferma – si legge nella nota dell’Ateneo il ruolo dell’Università di Trieste come luogo di confronto e dialogo e costituisce una nuova occasione di incontro tra i due Presidenti, a dimostrazione della solidità di un rapporto proseguito anche dopo la conclusione del mandato di Pahor.

Negli anni sono state numerose, infatti, le iniziative che hanno visto protagonisti Mattarella e Pahor, quali la cerimonia ‘L’Europa luogo di superamento dei conflitti’ nel centenario dell’unione di Gorizia all’Italia il 26 ottobre 2016 e l’incontro del 21 ottobre 2021 volto a celebrare la designazione congiunta di Gorizia e Nova Gorica “Capitale europea della Cultura 2025”, un riconoscimento destinato ad accrescere il senso di unione delle due città, fino a trent’anni fa divise da un filo spinato. Da ricordare come momento fondamentale della nuova stagione di relazioni tra Italia e Slovenia, modello di collaborazione per il continente europeo, anche il bilaterale a Trieste il 13 luglio 2020, con l’omaggio dei Presidenti ai luoghi simbolo delle tragedie dei totalitarismi”.

Non è la prima volta che l’Università di Trieste conferisce ad un Presidente della Repubblica una laurea ad honorem: si ricordano Luigi Einaudi il 4 novembre 1954, in occasione del ritorno di Trieste sotto la sovranità italiana, e Antonio Segni nel 1963, alla soglia dell’istituzione e dell’avvio della Regione a statuto speciale. La cerimonia è stata arricchita dall’esecuzione degli Inni italiano, sloveno ed europeo a cura del Coro e Orchestra dell’Università degli Studi di Trieste, diretto da Riccardo Cossi. Hanno affiancato il Coro dell’ateneo alcuni componenti del Coro Vikra. Al termine della cerimonia è stato anche eseguito l’Inno del Centenario dell’Ateneo “Sorprendi la sorte”, con testo di Marcela Serli. (Inform)

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
Powered by Comunicazione Inform | Designed by ComunicazioneInform