FARNESINA
PADOVA- La seconda sessione della Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali 2023 in corso a Padova è stata aperta dal Direttore Generale del Maeci per la Promozione del Sistema Paese, Lorenzo Angeloni che ha sottolineato come scienza e innovazione rappresentino i pilatri della competitività dell’Italia. Per Angeloni questi due elementi sono anche una componente sempre più importante della nostra politica estera. In questo ambito è fondamentale il lavoro svolto dagli addetti scientifici e spaziali presso le nostre ambasciate che rende possibile quella collaborazione internazionale, strategica per lo sviluppo industriale e della ricerca. Ha poi preso la parola la Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli che ha segnalato come la diversità nell’approccio agli studi rappresenti la maggiore forza dell’Università di Padova. “Il nostro – ha spiegato la Rettrice – è un Ateneo multidisciplinare dove studiose e studiosi di differenti branchie scientifiche si confrontano tutti i giorni. Una contaminazione di idee, un dibattito vivo, senza il quale la nostra intera attività e soprattutto la nostra ricerca non raggiungerebbe i risultati che le vengono riconosciuti. Ma la contaminazione dei saperi e quindi la contaminazione delle idee possono anche aiutare ad affrontare nove sfide nel gestire e superare problemi complessi, penso ad esempio alla crisi ambientale e a quella energetica, superabili grazie alla transizione green e digitale”
“L’obiettivo – ha proseguito Mapelli – è quello di trasferire e mettere a disposizione della comunità le competenze e le conoscenze interne all’Università, creando così uno scambio continuo e proficuo con il territorio che è anche una delle tradizioni del nostro Ateneo. Creare un ponte, tra accademia e tessuti produttivi, tra sapere e impresa, che immagino essere molto simile alle funzioni dalle addette e degli addetti scientifici e spaziali. E soprattutto ora che si è scelto di aumentare il numero di questi addetti, la collaborazione fra loro, le università e i centri di ricerca nazionali andrà a ricoprire un ruolo sempre più fondamentale”. La Rettrice ha anche auspicato che da questa piattaforma di incontro tra atenei e addetti scientifici possano nascere nuove iniziative e collaborazioni tra le università e i centri di ricerca all’estero.
Ha seguire l’intervento del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani che ha rilevato come gli addetti scientifici e spaziali che operano nel mondo rappresentino una parte importante del mosaico della nostra politica estera. “La politica estera – ha spiegato il Ministro – non è un privilegio o una competenza esclusiva dei diplomatici o del ministro, ma ogni italiano che lavora è parte della politica estera, ne fanno parte la nostra rappresentanza militare nel mondo, le imprese italiane che realizzano opere straordinarie ad ogni latitudine , ma anche la nostra cultura e il nostro saper fare”. Per Tajani inoltre il sapere dell’uomo, che è al centro di tutto, ci permette di far conoscere ancora meglio quello che è il nostro Paese, attraverso le donne e gli uomini che operano nel settore della scienza. Il Ministro, dopo aver ricordato le positive ricadute in capo scientifico, economico e nella prevenzione dei disastri sulla terra della tecnologia spaziale, ha sottolineato l’importanza del sistema satellitare Galileo posto in essere dall’Unione Europa e alla cui realizzazione hanno partecipato industrie italiane. “Lo spazio – ha aggiunto Tajani che ha inoltre annunciato per le prossime settimane un bussiness forum tra industria italiana e serba in cui si parlerà anche di spazio- rappresenta il futuro in tanti settori, dobbiamo forse investire di più e crederci di più. L’Italia non può rinunciare a svolgere un ruolo fondamentale in questo settore”. Il Ministro, dopo aver parlato dell’importanza della politica spaziale per lo sviluppo del continente africano, ha sottolineato come “l’essere umano rappresenti il perno della nostra esistenza e della nostra crescita economica . Lo sviluppo del mercato – ha aggiunto Tajani che vede anche negli Istituti Italiani di Cultura uno strumento di promozione della nostra cultura e scienza – deve essere finalizzato alla crescita dell’economia a beneficio di tutti. Anche la ricerca, strumento essenziale per l’innovazione , deve legarsi di più al comparto industriale”. “Ogni addetto scientifico – ha continuato il Ministro – deve utilizzare la conoscenza per rafforzare il ruolo nel mondo del nostro Paese, in un contesto politico di dialogo con gli altri, questo favorisce la nostra crescita economica e culturale. Voi – ha concluso Tajani rivolgendosi alla platea – siete custodi di un sapere prezioso che deve essere messo al servizio della Nazione con una visione di apertura. Nel mondo c’è voglia e considerazione dell’Italia. Un apprezzamento che dobbiamo mettere a frutto”.
Dal canto suo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha in primo luogo sottolineato l’importanza del ruolo di sostegno al sistema paese svolto dagli addetti scientifici in un contesto, quello attuale, in cui le imprese e le attività produttive devono sempre di più porre al centro della loro attività la scienza, la tecnologia e l’innovazione per fronteggiare la duplice transizione tecnologica green e digitale. Uno sviluppo tecnologico che viene posto al centro dell’attività del dicastero per le Imprese. “La storia – ha affermato il Ministro – ci insegna come saper vincere questa sfida ponendo ancora una volta l’uomo al centro di ogni cosa, anche per quanto riguarda la scienza la tecnologia e l’impresa. Il ministero delle imprese lavora per far capire ancora di più ai consumatori globali che il made in Italy non è un luogo di produzione, ma un modello di produzione, è creatività, è ingegno, è innovazione, è bello e ben fatto”. Urso ha poi spiegato come il Ministero abbia presentato in Consiglio dei Ministri il Codice di proprietà industriale e abbia dato un’attenzione maggiore proprio ai brevetti realizzati nell’ambiente universitario, preparandosi alla realizzazione di un provvedimento sull’impesa futura in cui si affronterà anche la questione dell’intelligenza artificiale e del metaverso. Il Ministro si è poi soffermato sulla necessità sia di creare le condizioni per attrarre nuove investimenti verso l’Italia nel campo dell’economia digitale e della tecnologia green, sia di intensificare gli sforzi nel campo della ricerca spaziale. “Siamo ormai accanto alla Francia – ha ricordato Urso – come secondo paese investitore sui programmi ESA, il nostro impegno è di poco inferiore alla Germania che ha dimensioni economiche di molto superiori alla nostra. La volontà di questo governo di scommettere sullo spazio e sul futuro”. Il Ministro ha infine auspicato la realizzazione di una legge per lo spazio che a tutt’oggi ancora manca in Italia.
Nel corso dell’incontro è stato poi premiato il professor Dario Campana con l’Italian Bilateral Scientifical Cooperation Award. Un premio attribuito per l’eccellenza medica italiana a Singapore “Sono estremamente onorato – ha affermato Campana – di questo riconoscimento che va anche condiviso con tutti i miei colleghi che hanno condiviso con me tutte le varie tappe di questo lungo percorso che mi ha portato dall’Italia, alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti per molti anni e poi adesso a Singapore. Mi occupo di immunoterapia cioè l’uso degli elementi del sistema immunitario per trattare i tumori. L’immunoterapia ha già avuto un impatto notevole nel trattamento di molti tumori ma specialmente nella leucemia acuta che è il tumore più frequente nei bambini”.
Il Premio “l’Innovazione che parla italiano” per startup tecnologiche è stato invece consegnato a Federico Parietti. “La nostra startup – ha spiegato Parietti – si occupa di robotica, usiamo robot per la produzione di medicinali avanzati. Anche se siamo a San Francisco siamo molto legati all’Italia, sia io che la nostra co-founder Alice Melocchi siamo italiani”.
Da segnalare infine l’intervento da remoto dell’astronauta Luca Parmitano: “Sono convinto – ha esordito l’astronauta – che si debba far entrare il grande pubblico nel linguaggio scientifico. Gli addetti scientifici non hanno solo un’opportunità per presentare e portare avanti i grandi valori della ricerca, ma anche la responsabilità di educare il pubblico al pensiero critico”. Parmitano ha ricordato come l’ESA, di cui l’Italia è uno dei paesi fondatori, rappresenti la più grande collaborazione intergovernativa mai realizzata volta a concretizzare il grande sogno dell’esplorazione spaziale. Una collaborazione, che si allarga tra industria, operatori e le agenzie, e che per l’astronauta deve continuare a crescere visto che lo spazio ha un impatto sempre più diretto sull’economia e che lo spazio ha un rendimento tra il 200% e il 700%. (Inform)