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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A “l’Italia con Voi”, la curatrice del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, Delfina Licata

ITALIANI ALL’ESTERO

 

Licata si sofferma su alcune caratteristiche di passato, presente e futuro della mobilità italiana

 

ROMA – Ospite a “l’Italia con Voi”, la trasmissione di Rai Italia dedicata agli italiani all’estero, la curatrice del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, Delfina Licata, si sofferma sulle novità dell’ultima edizione del Rapporto, la 15ma, che traccia dunque “una fotografia della situazione della mobilità italiana in questi ultimi 15 anni”.

“Il fenomeno della mobilità italiana ha conosciuto in questi anni una trasformazione molto importante, in particolare dal punto di vista quantitativo, perché è cresciuta dal 2006 al 2020 di oltre il 76 %. Inoltre, se nel 2006 la comunità italiana all’estero era di circa 3 milioni e 100 mila connazionali ed era caratterizzata soprattutto da italiani con età avanzata e un titolo di studio medio-basso, ora – spiega Licata – si è completamente ringiovanita e anche il titolo di studio è prevalentemente medio-alto”.

Per quanto riguarda l’impatto della crisi sanitaria dovuta alla pandemia sulla mobilità, Licata spiega che è ancora difficile comprenderlo, anche se “la parola complessità è quella che meglio lo descrive: da un lato abbiamo persone che non sono riuscite a rientrare in Italia e, dall’altro, persone che sono rientrate; chi è riuscito a conservare il lavoro ha scoperto inoltre delle dinamiche molto interessanti associate al digitale, che consentono di non disperdere le proprie competenze e professionalità”. “In questa stessa edizione del Rapporto – prosegue la curatrice – proponiamo un diverso approccio culturale alla mobilità, basato sull’idea che la distanza non è assenza e che è possibile partecipare attivamente alla vita sociale e lavorativa con le proprie professionalità e competenze andando oltre lo spazio e il luogo in cui si abita”. Si tratta dunque di “sviluppare la dimensione umana di prossimità anche stando distanti”, utilizzando le potenzialità del digitale che questa pandemia ci ha messo in evidenza. Licata si dice tuttavia certa che “si tornerà ad una mobilità pre-Covid perché l’esigenza della mobilità è diventata un’identità costante, perché formiamo le generazioni a sentirsi parte di uno spazio più ampio, che è l’Europa e sempre di più il mondo”.

Richiamata infine una delle criticità della mobilità italiana, ossia la sua caratteristica “unidirezionale, essenzialmente in uscita dal Paese, mentre – spiega Licata – il processo migratorio perfetto è circolare”. “Dovremmo cercare di rendere l’Italia anche un Paese attrattivo, per lavorare e per viverci – rileva. Sempre di più invece, come sottolinea anche il Rapporto Immigrazione della Migrantes, a lasciare il nostro Paese sono anche i cittadini immigrati. (Inform)

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