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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A “Casa Italia” si parla del Rapporto Italiani nel Mondo 2022 realizzato dalla Fondazione Migrantes

RAI ITALIA

(Fonte immagine Rai Italia)

ROMA – A Casa Italia si è parlato del nuovo Rapporto Italiani nel Mondo (edizione 2022) della Fondazione Migrantes. In studio, la curatrice del rapporto Delfina Licata ha introdotto il focus definendo il 2022 come “l’anno dell’ondata lunga della pandemia” nel senso che la pandemia non ha impattato tanto nel 2020 quanto piuttosto nel 2021. Si è assistito a un decremento di oltre il 20% nelle partenze annuali con quasi 84mila partenze. “Gli italiani come sempre hanno mostrato una necessità di emigrare ma a partire sono stati i più giovani, quindi con una riduzione delle partenze tra i più anziani e tra i nuclei familiari”, ha spiegato Licata lasciando intendere che si è trattato per lo più di partenze in solitaria verso circa 186 mete differenti. “Oltre il 78% si è diretto verso mete europee”, ha precisato Licata. “Quando andiamo ad ascoltare i giovani ci accorgiamo che la loro emigrazione è indirizzata alla ricerca della realizzazione di un progetto di vita, che passa anche attraverso un’occupazione e una retribuzione rispetto alla formazione. Questo fa pensare perché le risposte che il loro Paese non riesce ancora a dare le trovano all’estero: abbiamo una mobilità ‘malata’ nel senso che è unidirezionale quando invece il processo migratorio perfetto sarebbe circolare”, ha sottolineato Licata evidenziando come i due Paesi esteri maggiormente popolati da italiani sono Argentina e Germania. “Parliamo di diaspora e di quanto arricchimento ci sarebbe nel riportare dall’estero tutta la creatività italiana nel mondo”, ha concluso Licata. Barbara Gruden (corrispondente Rai da Berlino) ha ricordato che in Germania i grandi flussi migratori risalgono al secondo dopoguerra quando si passavano le frontiere anche clandestinamente; poi nel 1955 si arriva al primo accordo bilaterale che segna ufficialmente la nascita dell’emigrazione italiana in Germania con arrivi regolari in città sedi delle grandi industrie tedesche. “Parliamo di comunità che hanno contribuito al benessere della Germania anche a fronte di situazioni di discriminazione. Poi con il nuovo accordo per la concessione della doppia cittadinanza negli anni ’80 la situazione si è normalizzata”, ha spiegato Gruden precisando che oggi le mete preferite soprattutto dai giovani sono Berlino, Amburgo, Brema, Monaco di Baviera dove sono centri di ricerca e start-up. “Quello che conta molto qui è il welfare anche a fronte di lavori non in linea con i propri studi”, ha concluso Gruden sottolineando che in Germania c’è un sistema sociale che favorisce ad esempio la creazione di nuove famiglie. (Inform)

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