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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A “Casa Italia” l’Ambasciatore d’Italia Barbanti parla della comunità italiana in Israele

RAI ITALIA

 

ROMA – In Israele la comunità italiana conta circa 20 mila connazionali, composta in maggioranza da cittadini di religione ebraica, oltre a studenti, ricercatori e imprenditori. In questo piccolo Stato di appena 9 milioni di abitanti concentrati per lo più nelle due città principali, Gerusalemme e Tel Aviv, si è creata nel tempo una sorta di nuova ‘Silicon Valley’ dovuta all’innovazione in campo tecnologico. Qui gli investimenti internazionali attirano, tra gli altri, i giovani expat italiani alla ricerca di opportunità fuori dall’Italia. Nel 2022 il volume di affari tra Italia e Israele sul fronte dell’export si è attestato attorno ai 3 miliardi di euro. Questi i dati illustrati nel servizio della trasmissione “Casa Italia”. I medesimi aspetti sono stati approfonditi, nel corso del programma di Rai Italia, dall’Ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti. L’Ambasciatore Barbanti ha ricordato come tra i due Paesi esista una profonda e naturale amicizia. “Siamo molto simili in alcune cose: il genio italiano e l’inventiva israeliana nel mondo hi-tech e delle start-up sono assolutamente complementari”, ha spiegato Barbanti ricordando che l’Italia è la seconda industria manifatturiera in Europa. “Se è vero che entrambi siamo in grado di esprimere creatività è altrettanto vero che noi siamo in grado di fornire a Israele gli sbocchi per l’applicazione di questa creatività”, ha spiegato Barbanti evidenziando anche il ruolo del PNRR. L’Ambasciatore ha ricordato come molti italiani, di religione ebraica, si siano trasferiti in Terra Santa durante il periodo fascista per fuggire alle leggi razziali e alle persecuzioni. “Con gli anni si sono aggiunti anche tanti giovani ricercatori”, ha aggiunto Barbanti sottolineando come ci sia anche chi ha scelto Israele pur appartenendo ad altre religioni, come ad esempio quella cristiana. Ha parlato in generale di “un insieme molto variegato, vivo e interessante ma anche molto armonico e apprezzato all’interno della società israeliana”. Per quanto riguarda la cultura Barbanti ha poi ricordato alcune iniziative sul design italiano. “C’è molta sete di cultura italiana in Israele”, ha rilevato Barbanti. (Inform)

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