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L’esibizione il 20 febbraio organizzata dall’IIC
BRATISLAVA – In programma il 20 febbraio presso la Sala da concerti della Radio Nazionale Slovacca di Bratislava l’esibizione del Trio jazz di Stefano Battaglia, prima iniziativa organizzata dal locale Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con il Maeci per festeggiare l’accordo culturale tra l’Italia e la Slovacchia.
Stefano Battaglia (pianoforte) si è formato con un’educazione classica, mostrando presto un talento fuori dal comune. Ha scoperto il jazz da ragazzo, influenzato da Keith Jarrett e Paul Bley. In possesso di una tecnica completa, in costante sviluppo, Battaglia ha sempre fatto convivere, nei suoi lavori, la musica classica, le avanguardie del Novecento, il pop rock e l’improvvisazione del jazz.
Tra gli anni Ottanta e Novanta ha inciso una serie di dischi per la Splasc(h) Records, tra cui due volumi dedicati al repertorio di Bill Evans. Dal 2000 ha suonato in duo con Michele Rabbia ed in trio con Maiore e Dani. Nel 2004 ha iniziato la collaborazione con la casa discografica tedesca ECM, pubblicando come primo album “Re: Pasolini”, lavoro ispirato dal grande intellettuale Pier Paolo Pasolini ed eseguito in prestigiose sale da concerto, tra cui la Steinway Hall di New York, l’Alte Oper di Francoforte e il Teatro Vachron di Atene. Nel disco “In The Morning” ha interpretato in maniera originale alcune composizioni di Alec Wilder. Ha effettuato tournée negli Stati Uniti, in Giappone e Corea. Ha diretto e dirige i corsi del Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Salvatore Maiore (contrabbasso) ha suonato con diversi gruppi italiani (Cerri, Venier, Mirabassi, tra gli altri), ma anche con Kenny Wheeler, Lee Konitz, Cedar Walton, solo per citare alcuni solisti. È direttore del Dipartimento di Musica Jazz del Conservatorio di Vicenza, dove è docente di contrabbasso jazz e basso elettrico.
Roberto Dani (batteria) è considerato tra i maggiori percussionisti europei. Dopo aver maturato una carriera jazzistica negli anni Novanta, dal 2003 privilegia la dimensione del “solo”, dove gesto tradizionale e tecniche estese si fondono con esiti di livello assoluto. È stato ospite di “Paperbacks” del Centro d’Arte nel 2014.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. (Inform)